Incantadora. Cucina e memoria di una filibustiera

La casa volante dove si muove l’Incantadora è un luogo magico, un po’ gitano e un po’ stravagante…
è ovviamente una stanza della casa da lei abitata.
Un posto arredato con teli colorati, lampade vecchio stile, oggetti d’altri tempi che provengono da solai di nonne strampalate e poetesse.

Sui tavoli qualche candela profumata, spezie, cioccolata, frutta e verdura fresca, insieme a piccole caramelline e altri oggettini pescati in chissà in quale fiera, in chissà quale parte del mondo.
E’ una sorta di bric à brac, un ammasso d’oggetti diversi usati, ammassati gli uni sugli altri, con libri sparsi un po’ ovunque, sui ripiani, a terra, chincaglieria varia dietro le tende fruscianti di foglie e campanellini.

Gli ospiti vanno per ascoltare le storie della padrona di casa, i suoi racconti che si muovono tra l’appetito e l’amore, là dove i confini sono così labili da confondersi completamente, per raccogliere confidenze tra la cucina e il salotto: bocconi cucinati come fossero tratti dalla letteratura internazionale, amalgamati in gustose ricette, pezzi di storie serviti come portate tra lo svaporare dei sensi.

Sarà l’Incantadora a trasportare gli ospiti nel fascino di diverse culture: tra i profumi delle spezie, le ricette arzigogolate e il dipanarsi di biografie di donne staordinarie e passionarie.
La stanza dove si svolge questa magica rappresentazione/cena è il posto che tutti noi vorremmo avere nella nostra casa: un luogo pieno di colori e profumi, dove sedersi e lasciare che qualcuno si occupi di noi con piccoli gesti di ospitalità e con l’incanto di qualcuno che sa raccontare.

I brani sono liberamente tratti da:
Donne dagli occhi grandi – Angeles Mastretta; Puerto libre – Angeles Mastretta; La cucina di Bahia – Jorge Amado; La cucina della filibusta – Melani Le Bris; La cuoca di Buenaventura Durruti – Anonimo; Dolce come il cioccolato – Laura Esquivel; Le relazioni culinarie – Andreas Staikos; Cuochi si diventa – Allan Bay; Ricette immorali – Manuel Montalban; La maga delle spezie – Chiara Banerjee Divakaruni.

Chef-toi di Davide Berchiatti:
Gazpacho leggero con tortillas
Carpaccio di ananas al rosmarino con spuma di caprino alle erbe
Tortino di miglio all’origano con quenelle di pere
Bignè con mousse di melanzane alla menta
Cannolo con ricotta alla siciliana con salsina rossa alla cannella
Acqua e vino bianco siciliano

INFO & CONTATTI www.babelia.org

 

INCANTADORA
Cucina e memorie di una filibustiera

un progetto di Teatro Domestico
di e con Roberta Biagiarelli nel ruolo di Incantadora
e la collaborazione di Lucia Biagiarelli nel ruolo di Dora
collaborazione Sandro Fabiani
scenografia e allestimento
Lucio Diana, Claudia Losi con la collaborazione di AttrazioniBiagiarelli
cuoco Davide Berchiatti – catering Chef-toi
suggestioni luminose di Giovanni Garbo
produzione Inteatro – Babelia & C

La casa volante dove si muove l’Incantadora è un luogo magico, un po’ gitano e un po’ stravagante…
è ovviamente una stanza della casa da lei abitata.
Un posto arredato con teli colorati, lampade vecchio stile, oggetti d’altri tempi che provengono da solai di nonne strampalate e poetesse.

Sui tavoli qualche candela profumata, spezie, cioccolata, frutta e verdura fresca, insieme a piccole caramelline e altri oggettini pescati in chissà in quale fiera, in chissà quale parte del mondo.
E’ una sorta di bric à brac, un ammasso d’oggetti diversi usati, ammassati gli uni sugli altri, con libri sparsi un po’ ovunque, sui ripiani, a terra, chincaglieria varia dietro le tende fruscianti di foglie e campanellini.

Gli ospiti vanno per ascoltare le storie della padrona di casa, i suoi racconti che si muovono tra l’appetito e l’amore, là dove i confini sono così labili da confondersi completamente, per raccogliere confidenze tra la cucina e il salotto: bocconi cucinati come fossero tratti dalla letteratura internazionale, amalgamati in gustose ricette, pezzi di storie serviti come portate tra lo svaporare dei sensi.

Sarà l’Incantadora a trasportare gli ospiti nel fascino di diverse culture: tra i profumi delle spezie, le ricette arzigogolate e il dipanarsi di biografie di donne staordinarie e passionarie.
La stanza dove si svolge questa magica rappresentazione/cena è il posto che tutti noi vorremmo avere nella nostra casa: un luogo pieno di colori e profumi, dove sedersi e lasciare che qualcuno si occupi di noi con piccoli gesti di ospitalità e con l’incanto di qualcuno che sa raccontare.

I brani sono liberamente tratti da:
Donne dagli occhi grandi – Angeles Mastretta; Puerto libre – Angeles Mastretta; La cucina di Bahia – Jorge Amado; La cucina della filibusta – Melani Le Bris; La cuoca di Buenaventura Durruti – Anonimo; Dolce come il cioccolato – Laura Esquivel; Le relazioni culinarie – Andreas Staikos; Cuochi si diventa – Allan Bay; Ricette immorali – Manuel Montalban; La maga delle spezie – Chiara Banerjee Divakaruni.

Chef-toi di Davide Berchiatti:
Gazpacho leggero con tortillas
Carpaccio di ananas al rosmarino con spuma di caprino alle erbe
Tortino di miglio all’origano con quenelle di pere
Bignè con mousse di melanzane alla menta
Cannolo con ricotta alla siciliana con salsina rossa alla cannella
Acqua e vino bianco siciliano

INFO & CONTATTI www.babelia.org

 

INCANTADORA
Cucina e memorie di una filibustiera

un progetto di Teatro Domestico
di e con Roberta Biagiarelli nel ruolo di Incantadora
e la collaborazione di Lucia Biagiarelli nel ruolo di Dora
collaborazione Sandro Fabiani
scenografia e allestimento
Lucio Diana, Claudia Losi con la collaborazione di AttrazioniBiagiarelli
cuoco Davide Berchiatti – catering Chef-toi
suggestioni luminose di Giovanni Garbo
produzione Inteatro – Babelia & C

Il riscatto

Sopra una scacchiera fatta di oscuri interessi politici, quattro Carcierieri – Dennis, Ivan, Lara e Gelio – devono sapersi difendere coraggiosamente dalle manovre della Sequestrata per non essere privati della propria libertà.


IL RISCATTO

scritto e diretto da_Giampiero Rappa

con_Eva Cambiale, Andrea Di Casa, Filippo Dini, Sergio Grossini, Emanuela Guaiana, Mauro Pescio

scene e costumi_Laura Benzi

luci_Giovancosimo De Vittorio

assistenti alla regia_Sergio Grossini, Emanuela Guaiana

 

 

 

Take me away

La storia ironica e nevrotica di una famiglia atipica.

“Take me away” è un microcosmo di tensioni, cattiverie e sorprese nella vita di una famiglia qualunque. Con il pretesto di prepararsi ad incontrare insieme la madre gravemente ammalata, si radunano quattro uomini, tre fratelli e un padre le cui vite sono segnate da profonde diversità esistenziali. Ad attenderli, sarà invece il bilancio paradossale delle loro perversioni.

 

TAKE ME AWAY

 

scena Julienne Tognocchi

costumi Annalisa Recchioni

aiuto regia Andrea Di Casa, Giulia Valli

assistenti regia Sergio Grossini, Mauro Pescio

 

 

 

  

 

 

 

La rete adriatica – il progetto e le attività

perform_aIl mondo della creazione artistica e culturale contemporanea ha bisogno, per potersi sviluppare armonicamente e far ricadere i suoi potenziali benefici sul territorio di cui fa parte e su coloro che lo abitano, di continui contatti, stimoli, confronti, allargamenti di orizzonti.  La creazione contemporanea si nutre infatti di informazioni, scambi  e incontri indispensabili per chi deve rappresentare, interpretare il mondo in cui viviamo., prefigurando nuove visioni del reale.

perform_aThe world of art and contemporary culture needs constant contact, stimuli, confrontation, and broadening horizons in order to develop and allow its potential benefits to bloom in a harmonious way in the geographical area where it lives. Contemporary creation lives off of information, exchanges and necessary meetings for those who have to represent and interpret the world we live in, foreshadowing new visions of what is real.

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Il progetto

IFA2008 è un progetto finanziato nell’ambito della strategia di LifeLongLearning dell’Unione Europea che prevede lo studio, l’analisi e la comparazione del potenziale di apprendimento (formale e informale) degli artisti in mobilità e l’individuazione di standard, condizioni e schemi di apprendimento che contribuiscono all’innovazione.
Partner del progetto sono: ENCATC- European Network of Cultural Administration Training Centres (BE), Mediana (BE), Inteatro (IT), Fondazione ATER Formazione (IT), Universidad de la Iglesia de Deusto / Deustuko unibertsitatea (ES), Regional Obseravtoty on Financing Culture in East-Central Europe (HU), Centre of Professional Training in Culture (RO), PACTE- Politiques publiques, Action politique, Territoires (FR).
IFA2008 è un progetto finanziato nell’ambito della strategia di LifeLongLearning dell’Unione Europea che prevede lo studio, l’analisi e la comparazione del potenziale di apprendimento (formale e informale) degli artisti in mobilità e l’individuazione di standard, condizioni e schemi di apprendimento che contribuiscono all’innovazione.

Partner del progetto sono: ENCATC- European Network of Cultural Administration Training Centres (BE), Mediana (BE), Inteatro (IT), Fondazione ATER Formazione (IT), Universidad de la Iglesia de Deusto / Deustuko unibertsitatea (ES), Regional Obseravtoty on Financing Culture in East-Central Europe (HU), Centre of Professional Training in Culture (RO), PACTE- Politiques publiques, Action politique, Territoires (FR).

I partner

Il progetto è stato realizzato da Inteatro, leader partner, Polverigi (An – Italia), insieme a: Station_Service for Contemporary Dance – Belgrado (Serbia), CDU_Centre for Drama Arts  – Zagabria (Croazia), TAM_ Tutta un’Altra Musica – Porto Sant’Elpidio (AP – Italia) e Teatro Marrucino – Chieti (Italia).

The project has been realized by Inteatro, leader partner, – Polverigi (An – Italy), in collaboration with: Station_Service for Contemporary Dance – Belgrade (Serbia), CDU_Centre for Drama Arts  – Zagreb (Croazia), TAM_ Tutta un’Altra Musica – Porto Sant’Elpidio (AP – Italy) and Teatro Marrucino (Chieti – Italy) . Continua a leggere

Biosphera Tv – E/S quilibri ambientali in diretta

Il Mondo è in “e/s-quilibrio”? Il clima è in “e/s-quilibrio”? ……e Noi? Come facciamo a metterci in equilibrio con l’ambiente che ci circonda? Meglio provare ad attrezzarci.

Una speciale conduttrice ed una frizzante valletta conducono un divertente Game Quiz Show a premi ogni volta dedicato ad una tematica ambientale diversa, a cui partecipano gli spettatori in qualità di concorrenti. Ognuno, attraverso una serie di domande, viene messo alla prova per capire il proprio livello di equilibrio con l’ambiente. Sei un equilibrista o un disequilibrista ambientale? Vieni a scoprirlo.

Le riprese televisive verranno trasmesse sulla web tv di Inteatro al canale www.biospheratv.com

Utilizzando e parodiando il linguaggio e i cliché propri dei format televisivi, E/S-quilibri ambientali in diretta intende coinvolgere e sensibilizzare il pubblico al rispetto dell’ambiente, trasmettendo, in modo divertente e giocoso, idee e piccoli consigli quotidiani per assumere comportamenti responsabili, sostenibili ed eco-compatibili.

Lo spettacolo è costruito come un gioco a premi con gli spettatori come concorrenti. Ogni “puntata”, cioè ogni atto dello spettacolo, è dedicata ad un tema differente: lo smaltimento dei rifiuti, gli stili di vita, il recupero ambientale,  la raccolta differenziata,  il risparmio idrico, ecc.

L’azione viene registrata e successivamente trasmessa online sul canale della web tv di Inteatro (speciale piattaforma per la diffusione di contenuti audio visivi in streaming) dedicato alle tematiche ambientali, BiospheraTv.com: una sorta di micro-mondo virtuale in cui si parla in modo divertente e divulgativo di rispetto dell’ambiente e di sviluppo sostenibile, e in cui è possibile vedere azioni spettacolari, interviste ad esperti del settore, servizi su festival e altri eventi ambientali.

E/S – quilibri ha debuttato ad InteatroFestival 2008, e in ogni serata del Festival ha affrontato una tematica ambientale differente.

Azione spettacolare agile e versatile, può essere allestita in interni ed esterni; la possibilità massima di partecipazione di dieci concorrenti al giorno.

BIOSPHERA TV

“E/S-quilibri ambientali in diretta”

con Adriana Zamboni – consulenza scientifica Giulia Giacchè – riprese e montaggio Eleonora Diana – produzione Inteatro

Il Mondo è in “e/s-quilibrio”? Il clima è in “e/s-quilibrio”? ……e Noi? Come facciamo a metterci in equilibrio con l’ambiente che ci circonda? Meglio provare ad attrezzarci.

Una speciale conduttrice ed una frizzante valletta conducono un divertente Game Quiz Show a premi ogni volta dedicato ad una tematica ambientale diversa, a cui partecipano gli spettatori in qualità di concorrenti. Ognuno, attraverso una serie di domande, viene messo alla prova per capire il proprio livello di equilibrio con l’ambiente. Sei un equilibrista o un disequilibrista ambientale? Vieni a scoprirlo.

Le riprese televisive verranno trasmesse sulla web tv di Inteatro al canale www.biospheratv.com

Utilizzando e parodiando il linguaggio e i cliché propri dei format televisivi, E/S-quilibri ambientali in diretta intende coinvolgere e sensibilizzare il pubblico al rispetto dell’ambiente, trasmettendo, in modo divertente e giocoso, idee e piccoli consigli quotidiani per assumere comportamenti responsabili, sostenibili ed eco-compatibili.

Lo spettacolo è costruito come un gioco a premi con gli spettatori come concorrenti. Ogni “puntata”, cioè ogni atto dello spettacolo, è dedicata ad un tema differente: lo smaltimento dei rifiuti, gli stili di vita, il recupero ambientale, la raccolta differenziata, il risparmio idrico, ecc.

L’azione viene registrata e successivamente trasmessa online sul canale della web tv di Inteatro (speciale piattaforma per la diffusione di contenuti audio visivi in streaming) dedicato alle tematiche ambientali, BiospheraTv.com: una sorta di micro-mondo virtuale in cui si parla in modo divertente e divulgativo di rispetto dell’ambiente e di sviluppo sostenibile, e in cui è possibile vedere azioni spettacolari, interviste ad esperti del settore, servizi su festival e altri eventi ambientali.

E/S – quilibri ha debuttato ad InteatroFestival 2008, e in ogni serata del Festival ha affrontato una tematica ambientale differente.

Azione spettacolare agile e versatile, può essere allestita in interni ed esterni; la possibilità massima di partecipazione di dieci concorrenti al giorno.

BIOSPHERA TV

“E/S-quilibri ambientali in diretta”

con Adriana Zamboni – consulenza scientifica Giulia Giacchè – riprese e montaggio Eleonora Diana – produzione Inteatro

IL TEATRO DELLA BIOSPHERA | Energia / Utopia

Fantasia e creatività per riflettere sugli sprechi energetici.
Energia / Utopia è la terza azione teatrale ad essere ospitata nel Teatro della Biosphera, una semisfera trasparente capace di contenere fino a 40 spettatori che, con l’ausilio di tecnologie audio e video, crea una sorta di micromondo: una serra ma anche un teatro, ambientazione ideale per affrontare le tematiche ambientali.

“Quale traccia vogliamo lasciare su questo pianeta?
Io vorrei lasciare un’impronta leggera….”

Il teatro della Biosphera ha ospitato la questione della biodiversità La pelle del Pianeta e delle risorse idriche Biosphera d’Acqua; nel suo terzo capitolo, Energia / Utopia, il Teatro della Biosphera parla di energia. Energia prodotta – da centrali termiche, idroelettriche, nucleari, biomasse, eoliche, fotovoltaiche – ed energia consumata, da veicoli, case, fabbriche, elettrodomestici, per l’illuminazione e per il divertimento.
Il pubblico viene coinvolto attraverso la progettazione di invenzioni fantastiche a basso impatto ambientale: l’automobile ad aria compressa, il frullatore a dinamo, il televisore fotovoltaico in tessuto a cristalli liquidi, da mettere in valigia come un asciugamano. Il tema dell’energia viene giocato con sculture, oggetti ed elementi simbolici, in grado di porre l’attenzione sulle variabili possibili che riguardano ciascuno di noi in rapporto alla comunità e alla proprie scelte.
Al termine dell’azione teatrale gli spettatori potranno inoltre calcolare la propria impronta ecologica.

Esigenze tecniche dello spettacolo:
Il Teatro della Biosphera può contenere circa 40 spettatori per ogni replica; spazio necessario 12 m larghezza, 12 m profondità e 6 m di altezza, oscurabile ed isolato acusticamente (altri accorgimenti tecnici verranno dettagliati al momento del contatto).

L’impronta ecologica:
il nostro peso sulla Terra

Siamo abituati a considerare la Terra come una miniera a cui attingere per i nostri bisogni. Prendiamo cibo, acqua, minerali, energia che sono il suo capitale natura, e lasciamo rifiuti, scorie, acque putride ed emissioni industriali da traffico e riscaldamento: questa è l’impronta che lasciamo sulla Terra al nostro passaggio.

Per tenere sotto controllo il progresso e le sue conseguenza, in vista del raggiungimento di un’economia realmente “sostenibile” rispetto alle capacità rigenerative ed assimilative dei sistemi naturali, è necessario essere in grado di definire e, ancor meglio, di misurare i vari aspetti della sostenibilità: i limiti che ci impone la natura, il nostro impatto su di essa e la nostra “qualità” di vita.
L’impronta ecologica è un metodo semplice e divertente per misurare quanta parte di Terra serve a ciascuno di noi per soddisfare i propri bisogni e smaltire i propri rifiuti. Elaborato a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta dall’ecologo William Rees (British Columbia University del Canada) e dai suoi collaboratori, il metodo è stato sottoposto a continui affinamenti per migliorarne l’efficacia. Il suo obiettivo è di capovolgere la visione tradizionale dell’ecologia: invece di chiedersi “quante persone può sopportare la Terra?” il metodo dell’impronta si chiede “quanta terra ciascuna persona richiede per essere “supportata”?” Diventa cruciale pertanto non solo valutare il numero delle persone ma anche le tipologie di produzione, le tecnologie utilizzate e i modelli di consumo.

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Imagination and creativity to reflect on energy waste

Energia / Utopia is the third theatrical action to be housed in the Theatre Biosphera, a transparent globe that can hold up to 40 spectators who, with the help of audio and video technology, creates a sort of microcosm: a greenhouse but also a theater, an ideal setting to face the environmental issues.

“What kind of traces do we want  to leave on this planet?

I would like to leave a light footprint …. “

The Biosphera Theater has hosted the issue of biodiversity with the show La pelle del Pianeta (The skin of the planet) and the water resources with Biosphera d’Acqua (Water Biosphera); in his third chapter, Energy / Utopia, the Theatre of Biosphera talks about energy. Energy produced – from power stations, hydroelectric, nuclear, biomass, wind, solar – and energy consumed by vehicles, houses, factories, appliances, for lighting and entertainment.

The public is involved through the design of fantastic inventions with low environmental impact: the air car, the blender dynamo, the photovoltaic LCD TV, that can be packed like a towel. The issue of energy is played with sculptures, objects and symbolic elements, to focus attention on the possible variables that affect each of us in relation to community and their choices.

At the end of the performance audience will be able to calculate its own ecological footprint.

Technical requirements:

The Biosphera Theater can hold about 40 spectators for each replica; necessary space 12 m wide, 12 m deep and 6 m high, darkened and soundproof (other technical will be detailed at the time of contact).

THE ECOLOGICAL FOOTPRINT:

OUR WEIGHT ON EARTH

We used to consider the Earth as a mine from which to draw for our needs. We take food, water, minerals, energy which are its natural capital, and we leave waste, slag, putrid water and industrial emissions from traffic and heating: this is the footprint we leave on Earth as we passed.

In order to monitor progress and its result, in view of the achievement of a really “sustainable” economy for the planet, you must be able to define and, even better, measure the various aspects of sustainability: the limits requires us to nature, our impact on it and our “quality” of life.

The ecological footprint is an easy and fun way to measure how much space is used on Earth from each of us to meet our needs and dispose of their waste. Developed at riding between the eighties and nineties by the ecologist William Rees (University of British Columbia in Canada) and his collaborators, the method has been subjected to continuous updates to improve its effectiveness. Its objective is to overturn the traditional view of ecology: instead of asking “how many people the Earth can support?” the ecological footprint method asks “how much land each person requires to be “supported”?” It becomes therefore crucial not only assess the number of people but also the types of production, the technologies used and consumption patterns.

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L’essere umano perfetto

lessereumanoperfettoL’essere umano perfetto è una performance partecipativa che trae ispirazione dal film capolavoro di Jørgen Leth “The perfect human” (1967).

lessereumanoperfettoThe perfect human being is a participatory performance that draws inspiration from the film of Jørgen Leth “The Perfect Human” (1967).

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