Bios Unlimited
“Una piccola calca di case dalle proporzioni vagamente umane. Mano a mano la calca si schiude all’osservatore, ogni casetta differisce per poco dall’altra, minute proporzioni che racchiudono storie diverse. Dagli interstizi delle pareti sfuggono ricordi, piccoli pezzi di vita, informazioni che si mescolano una all’altra. Esperienze uniche che sbiadiscono nella rapidità dei resoconti, nella somiglianza dei fatti accaduti. La grossolana omogeneità si fa lentamente personale attraverso la tua disponibilità all’ascolto. E così le storie brillano di una luce capace di imprimersi nell’aria, ritrovando l’intimità del racconto”.
In The Brooklyn Follies, Paul Auster introduce “Bios Unlimited”, una compagnia assicurativa che pubblica libri sui “dimenticati”. Le storie e i fatti di queste persone comuni vengono inseriti nel continuo narrativo, la narrazione della vita. Questi libri sono testimoni che “tutti gli uomini contengono svariati uomini dentro loro stessi e molti di noi passano da uno all’altro senza nemmeno sapere chi siamo”.
Questo passaggio, declinato nelle Cabine dell’Elba di Aldo Rossi, è la base per costruire uno spettacolo di puro impatto visivo e sonoro, un lavoro che mette in scena il racconto come veicolo di memoria collettiva in assenza di un cantastorie contemporaneo ed è proprio il vuoto lasciato dal narratore a sagomare il lavoro sull’ingombro dei corpi non raccontati. Gli stessi corpi che solo grazie alla narrazione ritrovano quell’umanità custodita in ogni individuo.
Nota: Lo spettacolo si compone di ventisei casette, tutte bianche e tutte derivate dallo stesso prototipo progettuale. Ogni pezzo ha una comune struttura tettonica ma con proporzioni diverse, uniche per ciascun elemento.
Durata: 25 minuti.
Uno spettacolo di Filippo Andreatta | Francesca Bucciero
Ispirato e tratto da Le Cabine dell’Elba, dell’arch Aldo Rossi; Brooklyn Follies, di Paul Auster; True tales of American Life, edito e curato da Paul Auster.
spettacolo Vincitore di Nuove Sensibilità 2008
produzione Gli Ipocriti | co-produzione OHT, Teatro Pubblico Campano | con il sostegno di Inteatro Residenze | regia, scena, video Filippo Andreatta | suono, voce Francesca Bucciero | disegno luci Arnaud Poumarat | tecnico luci Giuseppe D’alterio | persone Fulvio Accogli, Mattia Adami, Milo Adami, Francesca Cola, Paola Grilli, Marco Musso, Loredana Scianna, Alberto Spagone, Gabriela Tanase.
info e contatti: Inteatro | Caterina Mazzieri
“A little mob of houses with human proportion, vaguely. Mysterious huts because next to each other, a proximity that makes them anonymous. Little by little the mob unwraps itself to the viewer. Therefore, every house has a slight diversity, minute proportion that wraps different stories. Memories flee away from the interstices of the walls, little pieces of lives, information that blends in each other. Unique experiences that vanish into rapidity of the report, into similarity of happened facts. Bit by bit, the rough homogeneity turns into personal. An intimacy shaped on your willingness to listening. Hence, those stories shine of a light able to solidify into the air.”
In The Brooklyn Follies, Paul Auster introduces Bios Unlimited, a company of biography insurance that publishes books about the forgotten ones. Those books witness that “all men contain several men inside them and most of us bounce from one self to another without ever knowing who we are”.
This bouncing, shaped on the Huts from Elba by Aldo Rossi, is the foundation to set up a performance of pure visual and aural impact. A piece on telling as medium of our collective memory with the lack of contemporary story-tellers. The void left by the story-teller cast the performance on the burden of the untold bodies and those bodies find back their humanity only through the telling.
Note: The performance is made of thirty huts, all white and all coming from the same prototype. Every piece has a common architectural concept but with different proportions, actually every hut has its own proportions.
Running time: 25 min.
A performance by Filippo Andreatta | Francesca Bucciero
Based on Huts from Elba, by Arch Aldo Rossi; The Brooklyn Follies, by Paul Auster; True tales of American Life, editing by Paul Auster.
Winner of Nuove Sensibilità 2008 – Italian National Competition of New Theatre Directing
produce by Gli Ipocriti | co-produced by OHT, Teatro Pubblico Campano | supported by Inteatro Residenze | direction, stage, video Filippo Andreatta | sound, voice Francesca Bucciero | light design Arnaud Poumarat | light technician Giuseppe D’alterio | people Fulvio Accogli, Mattia Adami, Milo Adami, Francesca Cola, Paola Grilli, Marco Musso, Loredana Scianna, Alberto Spagone, Gabriela Tanase.
info and contacts: Inteatro | Caterina Mazzieri