IFA 2013: IDOIA ZABALETA
La coreografa e biologa basca Idoia Zabaleta è il terzo artista/mentor di IFA InteatroFestival Academy 2013.
Dal 29 Aprile al 10 Maggio lavorerà per la prima volta a Villa Nappi con i giovani artisti partecipanti ad IFA.
Coreografa e biologa, specializzata in “Ecosistemi e dinamiche delle popolazioni”. Nel suo lavoro artistico, si ritrovano numerosi riferimenti e idee ispirate all’ecologia del processo creativo. Ha studiato danza contemporanea e improvvisazione a Barcellona, Firenze, Amsterdam e New York; tra il 1995 e il 1999 ha lavorato con la compagnia Mal Pelo. Dal 2000 Idoia Zabaleta è autrice e produttrice di propri lavori, collaborando con artisti di differenti discipline, ma anche con teorici e scrittori. Dal 2008 dirige, con Juan Gonzalez, lo spazio di creazione e residenza artistica AZALA, in Lasierra (Araba).
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Basque choreographer and biologist Idoia Zabaleta is the third artist/mentor of InteatroFestival Academy of IFA 2013.
She will work for the first time at Villa Nappi from 29th April to 10th May with the young IFA artists.
Choreographer and biologist. In the Faculty of Biology she specialized in ecosystems and population dynamics. In her work, we can find several references and ideas inspirated by the ecology of the creative process. She studied New Dance and Improvisation in Barcelona, Florence, Amsterdam and New York; she worked with Mal Pelo company between 1995 and 1999. Since 2000 Idoia Zabaleta co-produces and makes her own work, collaborating with artists from various disciplines, as well as theorists and writers. Since 2008, she directs, with Juan Gonzalez, AZALA, space for creation in Lasierra (Araba).
CINERESIDENZE: da Maggio a Villa Nappi
per candidature ed informazioni: segreteria@cineresidenze.it
A partire dal mese di maggio, Inteatro ospita presso la sua sede di Villa Nappi in programma CineResidenze, Masterclass di alta formazione dedicate ai mestieri del cinema.
Otto weekend da maggio ad ottobre, nei quali maestri come Giuseppe Piccioni, Massimo Gaudioso per Sceneggiatura, Gianluca Arcopinto e Ciro Scognamiglio per Produzione e Organizzazione di set, Lia Francesca Morandini per Costumi, Giancarlo Basili per Scenografia, Daniele Ciprì per Direzione della Fotografia, Marco Parollo per Suono, Francesca Archibugi, Luigi Lo Cascio e Lucia Mascino per Regia e Direzione d’Attore daranno vita a veri e propri laboratori destinati alla produzione di una messa in scena completa.
Il progetto, promosso dalla Fondazione Marche Cinema Multimedia in partnership con Inteatro, le associaizoni I Bicchieri di Pandora e Officine Mattòli, Hacca Editore, in Comune di Polverigi, l’Associazione Nie Wiem, Fango&Assami e Agheiro, CGS Marche, Guasco srl e il media partner Marche Movie, si svolgerà interamente a Polverigi presso Villa Nappi, un ambiente ideale, protetto da un parco rivolto verso le colline marchigiane, per vivere un’esperienza totalizzante tra magia e artigianato puro dell’intelletto.
Le CineResidenze, vere e proprie masterclass, saranno dedicate a giovani professionisti provenienti da tutta Italia di età compresa tra i 18 e i 35 anni, operanti nei campi della sceneggiatura, fotografia, ripresa audio-video, recitazione, scenografia, costumi, e nondimeno della produzione cine-televisiva. I partecipanti, dodici per ciascun corso, verranno selezionati sulla base del proprio curriculum professionale. Il 50% dei posti previsti saranno riservati a professionisti residenti nelle Marche.
Saranno strutturate secondo una progressione temporale che ripercorrerà il reale processo produttivo cinematografico: dalla sceneggiatura e produzione sino al lavoro tra regista e attore, passando per l’illuminazione dello spazio, la ripresa del suono dal vivo, la costruzione delle scene, la scelta dei costumi. In questo modo, al termine del viaggio, il filo rosso che avrà legato incontri tra persone ed artisti di volta in volta diversi sarà propriamente ed operativamente il “fare cinema”.
Inoltre l’esperienza formativa dei ragazzi si trasformerà in esperienza lavorativa di set. Alla fine di ciascun corso, infatti, il ragazzo/a ritenuto più meritevole a giudizio insindacabile di ciascun professionista avrà l’occasione di lavorare fianco a fianco dell’insegnante in un vero set cinematografico.
Per maggiori informazioni, visita il sito di CineResidenze »
A partire dal mese di maggio, Inteatro ospita presso la sua sede di Villa Nappi in programma CineResidenze, Masterclass di alta formazione dedicate ai mestieri del cinema.
Otto weekend da maggio ad ottobre, nei quali maestri come Giuseppe Piccioni, Massimo Gaudioso per Sceneggiatura, Gianluca Arcopinto e Ciro Scognamiglio per Produzione e Organizzazione di set, Lia Francesca Morandini per Costumi, Giancarlo Basili per Scenografia, Daniele Ciprì per Direzione della Fotografia, Marco Parollo per Suono, Francesca Archibugi, Luigi Lo Cascio e Lucia Mascino per Regia e Direzione d’Attore daranno vita a veri e propri laboratori destinati alla produzione di una messa in scena completa.
Il progetto, promosso dalla Fondazione Marche Cinema Multimedia in partnership con Inteatro, le associaizoni I Bicchieri di Pandora e Officine Mattòli, Hacca Editore, in Comune di Polverigi, l’Associazione Nie Wiem, Fango&Assami e Agheiro, CGS Marche, Guasco srl e il media partner Marche Movie, si svolgerà interamente a Polverigi presso Villa Nappi, un ambiente ideale, protetto da un parco rivolto verso le colline marchigiane, per vivere un’esperienza totalizzante tra magia e artigianato puro dell’intelletto.
Le CineResidenze, vere e proprie masterclass, saranno dedicate a giovani professionisti provenienti da tutta Italia di età compresa tra i 18 e i 35 anni, operanti nei campi della sceneggiatura, fotografia, ripresa audio-video, recitazione, scenografia, costumi, e nondimeno della produzione cine-televisiva. I partecipanti, dodici per ciascun corso, verranno selezionati sulla base del proprio curriculum professionale. Il 50% dei posti previsti saranno riservati a professionisti residenti nelle Marche.
Saranno strutturate secondo una progressione temporale che ripercorrerà il reale processo produttivo cinematografico: dalla sceneggiatura e produzione sino al lavoro tra regista e attore, passando per l’illuminazione dello spazio, la ripresa del suono dal vivo, la costruzione delle scene, la scelta dei costumi. In questo modo, al termine del viaggio, il filo rosso che avrà legato incontri tra persone ed artisti di volta in volta diversi sarà propriamente ed operativamente il “fare cinema”.
Inoltre l’esperienza formativa dei ragazzi si trasformerà in esperienza lavorativa di set. Alla fine di ciascun corso, infatti, il ragazzo/a ritenuto più meritevole a giudizio insindacabile di ciascun professionista avrà l’occasione di lavorare fianco a fianco dell’insegnante in un vero set cinematografico.
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Laboratori ambientali
Nell’ambito delle attività di Inteatro CEA, Inteatro propone laboratori ambientali modulabili a seconda dell’età dei partecipanti sulle tematiche dell’Educazione alimentare, la difesa dell’Ambiente, i Rifiuti e le pratiche di riciclo e riutilizzo.
I laboratori possono essere realizzati a completamento degli spettacoli (come approfondimento delle tematiche presentate) o in maniera indipendente.
EDUCAZIONE ALIMENTARE
Frollino
Laboratorio di cucina creativa per bambini, ragazzi, adulti
Arcobaleno di Natura
Tre giochi per familiarizzare con frutta e verdura
Artisti di Natura
Laboratorio per trasformare frutta e verdura in opere d’arte
DIFESA DELL’AMBIENTE
Scorze
Laboratorio di ricerca tra le rughe degli alberi
Cuore d’Albero
Laboratorio di panificazione e installazione
RIFIUTI: RICICLO E RIUTILIZZO
Natura ad Arte
Laboratorio di Manualità a partire da ciò che offre il mondo naturale
Avanzi
Laboratorio di Manualità con oggetti e materiali di recupero
Per maggiori informazioni e dettagli: cea@inteatro.it T. 071 9090007
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As part of the activities dedicated to the Environment, Inteatro offers interactive and educational workshops, different according to the age of the participants, on the topics of Nutrition, Defense of the Environment, Waste recycling and reuse practices.
The workshops can be proposed as complement of the shows (to investigate more the issues) or independently.
NUTRITION
Frollino
Workshop of creative cooking for children, teens, adults
Arcobaleno di Natura
Three group games to to familiarize with fruits and vegetables
Artisti di Natura
Workshop for turning fruits and vegetables into artwork
DEFENS OF THE ENVIRONMENT
Scorze
Workshop dedicated to trees and their barks
Cuore d’Albero
Bakery workshop and installation
WASTE RECYCLING AND REUSE
Natura ad Arte
Manual ability workshop from what the natural world offers
Avanzi
Manual ability workshop from waste materials
For more infos: cea@inteatro.it T. +39 071 9090007
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IFA 2013: GERALDINE PILGRIM
La regista e designer inglese Geraldine Pilgrim è il secondo artista/mentor di IFA InteatroFestival Academy 2013.
Dal 9 al 20 Aprile lavorerà a Villa Nappi con i giovani artisti partecipanti ad IFA, introducendoli al suo linguaggio e al suo metodo di lavoro e guidandoli nello sviluppo delle proprie “traiettorie artistiche”.
Storico direttore artistico della compagnia di teatro visuale “Hesitate and Demonstrate”, Geraldine Pilgrim crea eventi e performance teatrali site specific in edifici e luoghi inusuali, lasciandosi guidare dall’architettura e dalla storia dello spazio.
Come docente collabora con il Wimbledon College of Art, il Central St. Martins, il Goldsmiths College e il LAMDA, oltre a tenere corsi e laboratori per artisti professionisti ed emergenti in tutta Europa.
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The English director and designer Geraldine Pilgrim is the second mentor of IFA InteatroFestival Academy 2013.
From 9th to 20th of April she is working in Villa Nappi with the young IFA artists, introducing them to her language and her working method, to help them in developing their own “artistic trajectories”.
Historical artistic director of the theater company “Hesitate and Demonstrate”, Geraldine Pilgrim creates site-specific events and performances in unusual buildings and places.
She is an associate lecturer at Wimbledon College of Art and visiting lecturer at Central St. Martins, Goldsmiths College and LAMDA; moreover she runs courses and workshops for emerging and established arts practitioners throughout Europe.
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P.A.C. 2 > Materiali integrativi per il Bando
I materiali integrativi per P.A.C.2, utili a valutare la compatibilità degli spazi con l’idea progettuale.
Esplora i sentieri del parco di Villa Nappi
SENTIERO ROSSO
SENTIERO GIALLO
SENTIERO ARANCIONE
SENTIERO BLU
SENTIERO BIANCO
Torna al Bando »
The additional materials for P.A.C.2, useful to assess the compatibility of the spaces with your project.
Explore the paths of Villa Nappi Park
RED PATH
YELLOW PATH
ORANGE PATH
BLUE PATH
WHITE PATH
Back to the Call »
Ricorda con Rabbia [Vocitinte / Antonio Mingarelli]
Ricorda con rabbia di John Osborne è una delle opere più rappresentative della condizione giovanile, uno specchio mirabile della condizione esistenziale, sociale e politica anche della società odierna. Un testo che colpisce per la sua “antica” modernità.
La compagnia Vocitinte, sotto la direzione di Antonio Mingarelli, restituisce mirabilmente la forza espressionista degli stati d’animo, delle pulsioni, delle paure delle quattro anime in trappola descritte da Osborne.
Ricorda con rabbia
di John Osborne
regia di Antonio Mingarelli
con Lino Musella, Camilla Semino Favro, Marcella Favilla e Vincenzo Zampa
scene Elisabetta Salvatori
light designer Luigi Biondi
produzione Vocitinte e Inteatro
Note di regia – di Antonio Mingarelli
Ricorda con Rabbia è uno dei testi ancora oggi, dopo decenni, più rappresentativi sulla condizione giovanile, per l’ombra lunga di inquietudine e tormento che ha saputo gettare non solo sulla generazione appena uscita dalla seconda guerra mondiale, ma sulle generazioni future.
Impossibile non riconoscersi, identificarsi, nel senso di vuoto, di inettitudine, di amarezza e di violenza che permeano le pagine di questa bellissima pièce e non vedere in esso uno specchio mirabile della condizione esistenziale,sociale e anche politica della società odierna. Impossibile non vedere nel personaggio di Jimmy una sorta di aggiornamento, in chiave cinica e disillusa, di Amleto. Impossibile non riconoscere negli altri personaggi, Alison, Cliff ed Helena le angosce e le illusioni dei giovani d’oggi, l’equilibrio precario e tragico su cui si esercitano a vivere le loro spinte al contempo di speranza e di distruzione, di rabbia (come da titolo) e di malinconia.
Ci affascina di questo testo la sua “antica” modernità, il gioco al massacro raffinatissimo con cui viene condotta la partita a scacchi dei personaggi e la sfida enorme e affascinante che essa pone agli attori, la violenza quasi mai esplicitata, quasi mai esplosa, con cui la narrazione di queste vite annoiate e sconfitte, viene condotta.
Cosa proporsi quindi se non di condurre gli attori e lo spettacolo al cuore dell’animo oscuro e fondo di questo testo? E di farlo con una compagnia di attori giovani e di grande talento, e di una serie di collaboratori artistici di grande livello (costumisti, designer luci, scenografo) capaci di restituire alla collocazione anni ’50 non un mero dipinto filologico di quell’era, ma di trasformare quegli interni, quella stanza, quegli oggetti nel riflesso espressionista degli stati d’animo, delle pulsioni, delle paure di quattro anime in trappola. Luci, scene e colori non che descrivano uno spazio reale o che semplicemente illustrino una vicenda, ma come personaggi stessi del dramma, che amplifichino, trattengano, coincidano, con le emozioni dei personaggi e degli attori.
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Look Back in Anger (Ricorda con rabbia) by John Osborne is one of the most representative plays about youth’s condition, an admirable mirror of existential, social and political condition even of today’s society. A text that strikes for its “ancient” modernity.
Vocitinte company, under Antonio Mingarelli’s direction, returns wonderfully the expressionist strength of the states of mind, of the impulses, of the fears of the four trapped souls described by Osborne.
Look Back in Anger (Ricorda con rabbia)
by John Osborne
directed by Antonio Mingarelli
with Lino Musella, Camilla Semino Favro, Marcella Favilla, Vincenzo Zampa
scene Elisabetta Salvatori
light designer Luigi Biondi
production Vocitinte and Inteatro
Direction notes – by Antonio Mingarelli
Look Back in Anger (Ricorda con Rabbia) is, even after decades, very representative about youth’s condition, for the long shadow of anxiety and agony that characterizes not only the post-war generation, but also the future generations.
It is impossible to not recognize oneself, to not identify oneself, in the sense of emptiness, of ineptitude, of bitterness and of violence that permeates the pages of this amazing pièce and to not see in it an admirable mirror of existential, social and political condition of today’s society.
It is impossible to not see in Jimmy’s character a sort of update, in a cynical and disenchanted way, of Hamlet. It is impossible to not recognize in the other characters – Alison, Cliff and Helena – the anguishes and the illusions of today’s young people, the uncertain and tragic balance where they try to experience their impulses of hope and of destruction, of rage (as the title) and of melancholy at the same time.
What fascinates us about this text is its “ancient” modernity, the refined massacre’s play with which the chess game of the characters is leaded and the enormous and charming challenge that it gives to the actors, the almost never explicit and exploded violence, with which the tale of this bored and defeated lives is guided.
What to propose oneself, if to not accompany the actors and the play to the dark and deep heart of the soul of this text? And to do that with a company of young and talented actors, and a team of good artistic collaborators (costume, light and set designers) able not to return to the 1950s placing a mere philological portrait of that era, but to transform those interiors, that room, those objects in the expressionist reflection of the states of mind, of the impulses, of the fears of those four trapped souls. Lights, sets and colours don’t have to describe a real space or to illustrate simply an event, but, as the characters of the drama, they have to amplify, to hold, to correspond the emotions of the characters and of the actors.
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Il Misantropo [Vocitinte / Antonio Mingarelli]
Il misantropo affronta impietosamente i temi essenziali del vivere: il rapporto con gli altri, con la società, con il mondo, con la donna amata. L’esigenza di assoluto di Alceste, il giovane protagonista ritratto da Molière nemico dei compromessi e dei capricci dell’alta società, si scontra non soltanto con le ipocrisie e i vizi, ma anche con le debolezze innocenti, con i necessari galatei del convivere. È questo, soprattutto, a dare al personaggio quella complessa e indefinibile ambiguità che si realizza sulla scena in una varietà interpretativa con pochi riscontri nel teatro di tutti i tempi.
Il misantropo
di Molière
regia di Antonio Mingarelli
con Lino Musella, Federica Sandrini, Walter Cerrotta, Stella Piccioni, Alice Torriani, Alex Cendron, Graziano Sirressi, Pasquale De Filippo
scene Elisabetta Salvatori
light designer Luigi Biondi
produzione Vocitinte e Inteatro
Note di regia – di Antonio Mingarelli
Il misantropo è forse la commedia più nera di Molière. Se in altri suoi capolavori l’oggetto della chirurgica osservazione del grande drammaturgo francese era la malattia umana nella sua forme più esteriori (l’ipocondria di Argante, l’avarizia di Arpagone, la vanità vischiosa di Tartufo), con Alceste ci troviamo di fronte a una patologia più misteriosa, sfuggente. Ancora più che nei casi già citati, è l’anima del’uomo a soffrire, la sua incapacità -soprattutto- di capire e di parlare al cuore dei propri simili. E’ la mancanza d’amore o meglio la sua impossibilità, la sua struggente inefficacia in una società anastetizzata e insensibile ai suoi richiami, ai suoi palpiti, il tema al centro di questo capolavoro.
E’ nera l’anima di Alceste, nera la comunità umana che lo circonda e lo spinge all’esilio (una liberazione? una resa?), neri i rituali farseschi che il potere e i suoi seguaci sono tenuti a perpetuare nei secoli dei secoli per mantere l’ordine sociale, nera la solitudine di Celimene, cuore nevralgico del balletto macabro della Corte.
Abbiamo immaginato questo Misantropo collocato in uno spazio di autorappresentazione continua, di perenne movimento, svago, vizio, una sala da ballo dal vago sapore anni ’30. Un luogo non specificato, che riassume in sé tutte le deformazioni e le storture del secolo appena trascorso, il Novecento. Abbiamo immaginato questo locale del divertimento e della perdizione come il locale di Celimene, la sua casa, il suo rifugio, il suo palcoscenico, il suo bordello.
Abbiamo pensato a un modo di rappresentare l’umanità che gira attorno a questa donna e a un espediente scenografico che permettesse ai personaggi, a tutti i personaggi, di essere in perenne rapporto col proprio doppio, con la propria rappresentazione.
In questa atmosfera e in questa macchina scenica abbiamo inserito l’individuo Alceste, punto di congiunzione e di rottura di tutti gli spettatori, che con Lui s’identificano e da Lui si distanziano, sublime riassunto di tutte le debolezze e le grandezze dell’essere umano, comico perchè patetico ma anche eroico e tragico perchè patetico. Alceste al pari di
Amleto, Don Chisciotte e pochi altri archetipi letterari, continua a distanza di secoli, a parlare di Noi, del fuoco divorante che ci attanaglia quando con un solo gesto vogliamo abbracciare la parte inaccettabile, oscura che ci abita con quella pura, sincera, innocente.
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The Misanthrope by Molière cruelly tackles the key issues of life: relationships with others, with society, with the world, with the beloved woman. Alceste, the young protagonist created by Molière, is enemy of compromise and of the whims of high society. His need for absolute clashes not only with hypocrisies and vices, but also with innocent weaknesses, with the necessary etiquette living together.
The Misanthrope
by Molière
direction Antonio Mingarelli
with Lino Musella, Federica Sandrini, Walter Cerrotta, Stella Piccioni, Alice Torriani, Alex Cendron, Graziano Sirressi, Pasquale De Filippo
scene Elisabetta Salvatori
light designer Luigi Biondi
production Vocitinte and Inteatro
Direction notes – by Antonio Mingarelli
The Misantrophe is maybe the darkest Molière’s play. In his other masterpieces the object of the surgical observation of the great French playwright was the human sickness in its most external forms (Argante’s hypochondria, Arpagone’s greed, Tartufo’s viscous vanity); with Alceste we are in front of a more mysterious and slippery pathology. Even more than in the mentioned examples, it is the human soul to suffer, his ineptitude – most of all – to understand and to talk to the heart of his similars. The topic of this masterpiece is the lack of love or maybe its impossibility, its agonizing inefficacy in a society that is anesthetized and insensitive to its cries and to its pulsations.
Dark is Alceste’s soul, dark is the human community that surrounds and pushes him to exile (a relief? a surrender?), dark are the farcical rituals that the power and its followers are forced to perpetuate forever and ever to maintain the social order, dark is Celimene’s loneliness, neuralgic centre of the Court’s macabre dance.
We have imagined this Misantrophe situated in a space of continuous self-representation, of never ending movement, amusement, vice, a ballroom that recalls vaguely the 1930s. A not specified place, that resumes in itself all the deformities and all the distortions of the Twentieth century. We have imagined this place of entertainment and of perdition as Celimene’s place, her home, her shelter, her stage, her brothel.
We have thought about a way to represent the humankind that turns around this woman and about a stage expedient to allow the characters, all the characters, of being in an eternal match with their alter ego, with their representation.
In this atmosphere and in this scenic machine we have inserted the individual Alcest, connection and break point with all the spectators, who identify themselves with Him and distance themselves from Him. Sublime resume of all human weaknesses and greatnesses, comical because pathetic but also heroic and tragic because pathetic, Alceste as Hamlet, Don Chisciotte and a few other literary archetypes, keeps on telling of Us, of the destroying fire that grips us when with only one action we want to hug the unacceptable, dark side that lives in us with the pure, sincere, innocent side
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Vocitinte / Antonio Mingarelli
La compagnia Vocitinte nasce alla fine del 2008 dall’incontro di artisti provenienti dalla Scuola del Piccolo Teatro di Milano. Si specializza nella rielaborazione scenica di testi del repertorio classico e contemporaneo, sotto la direzione di Antonio Mingarelli.
Antonio Mingarelli si diploma alla Scuola del Piccolo Teatro di Milano nel 2008 e, come attore, lavora con i registi Ronconi, Barberio Corsetti, Carriglio, Salvo, De Bosio, Bruschetta, D’Amato; fa parte della compagnia Colla di Teatro Ragazzi ed è stato assistente alla regia dei registi Salvo e Sinigaglia.
Da regista realizza Estremo limite di Berardelli, Due fratelli di Paravidino, Macbeth e Riccardo III di Shakespeare, Notti bianche di Dostoevski, Troiane/Lisistrata (spettacolo che racchiude in un’unica messa in scena la parabola tragica di Euripide e la farsa comica di Aristofane), L’uomo, la bestia e la virtù di Pirandello, Medea da Euripide e, in collaborazione con Inteatro, Il Misantropo di Molière e Ricorda con Rabbia di John Osborne.
Spettacoli: Il Misantropo | Ricorda con rabbiaThe company Vocitinte was born at the end of 2008 by a group of artists from the School of the Piccolo Teatro di Milano. Vocitinte specializes in scenic texts of classical and contemporary repertoire, under the direction of Antonio Mingarelli.
Antonio Mingarelli graduated from the School of the Piccolo Teatro di Milano in 2008 and, as an actor, working with directors Ronconi, Barberio Corsetti, Carriglio, Safe, De Bosio, Bruschetta, D’Amato. He worked with the Children’s Theater company Colla and was assistant director of the directors Salvo and Sinigaglia.
As a director he realizes Estremo limite by Berardelli, Due fratelli by Paravidino, Macbeth and Riccardo III by Shakespeare, Notti bianche by Dostoevski, Troiane/Lisistrata (show that contains together the tragic parable of Euripide and the comic farce of Aristofane), L’uomo, la bestia e la virtù by Pirandello, Medea from Euripide and, in collaboration with Inteatro, The Misanthrope by Molière and Look Back in Anger by John Osborne.
Spettacoli: The Misanthrope | Look Back in Anger