Inteatro ospita in residenza creativa Marco D’Agostin per lavorare a Villa Nappi al suo nuovo progetto artistico EVERYTHING IS OK.
Come creare la stanchezza di uno sguardo? La stanchezza di uno sguardo collettivo, uno sguardo arrendevole, che non comprenda più tutto ciò che rientra nel suo vedere, ma che lasci che le cose si narrino da sole?
“La risposta che mi sono dato è: creando un corpo iperattivo. Un corpo prismatico, che si faccia carico di tutti gli stimoli del mondo. Un corpo che incarni, in un ritmo forsennato, senza respiro, tutte le iconografie di quello che oggi ci circonda per divertirci, eccitarci, interessarci. Un corpo baraccone, uno spettacolo impazzito, una macchina senza soste”.
“L’esperimento che intendo mettere alla prova con Everything is ok è quello di sottoporre allo sguardo di un pubblico un dispositivo coreografico che generi una sovrapproduzione di stimoli. Trascorso il tempo necessario per cui sia l’occhio di chi guarda, sia il corpo di chi agisce, saranno stanchi per continuare a guardare e a muoversi nello stesso modo, si proverà a rivelare il rovescio del meccanismo: un nuovo modo di agire, un nuovo modo di guardare.”
Marco D’Agostin
un progetto di e con Marco D’Agostin
musiche originali LSKA
prodotto da VAN
con il supporto di Inteatro, Kilowatt Festival, CSC, D.ID Dance Identity