Dal 11 al 18 aprile la compagnia MALTE torna a Villa Nappi per una residenza creativa volta allo sviluppo del suo nuovo progetto artistico TEATROPOSTAGGIO.
La residenza si inserisce all’interno del Progetto Residenze 2023 di Inteatro, nell’ambito del Centro di Residenze R.A.M., in collaborazione con AMAT e Teatri di Civitanova.
TEATROPOSTAGGIO
un gruppo di ricerca drammaturgica e performativa
ideazione, curatela performativa Giacomo Lilliù
curatela drammaturgica Pier Lorenzo Pisano
con i creator Giulio Armeni, Davide Palandri, Piastrelle sexy, Daniele Zinni, Loren Zonardo
e gli attori Federica Dordei, Lorenzo Guerrieri, Arianna Primavera, Daniele Turconi
produzione esecutiva MALTE
progetto realizzato con il sostegno di Network Fondo 2022, Inteatro Residenze, Residenze Digitali 2023
con il contributo di Ministero della Cultura, Regione Marche
con il patrocinio del CIRCe (Università di Torino)
Lo shitposting è la condivisione in una chat o sui social di contenuti volutamente scadenti o fuori contesto, con l’obiettivo di deragliare il senso del discorso. Tali contenuti sono spesso riconducibili alla sfera memetica, e dunque ad assemblaggi di immagini, video e testi: una dialettica tra scritto e icona assimilabile a quella tra parola e palco. Ma cosa succede se si utilizza lo shitposting come meteora impazzita, per schiantare i paradigmi attoriali e drammaturgici?
Teatropostaggio nasce così da un confronto proposto da Giacomo Lilliù a Pier Lorenzo Pisano, partendo dalla supposizione che dall’incontro fra la creatività teatrale e quella memetica si possa tessere un patchwork iridescente nella sua multiformità.
Alessandro Lolli sostiene che “[l]o shitpostinging, anche quando produce contenuti ironici, ha dimesso l’io, è anzi il rumore di una ferocissima battaglia per annullarlo, per conquistare il diritto di parlare senza calcoli, senza astuzie, senza artifici, il diritto di essere anche stupidi”. Se ciò è vero, vuol dire che esistono delle evidenti e sorprendenti corrispondenze con quelle che sono alcune storiche prerogative della ricerca teatrale. Teatropostaggio intende quindi intraprendere un’azione da apripista su questo terreno di contesa, con l’obiettivo di schiudere nuove, sconosciute finestre su un teatro del futuro e piantare radici comuni in quella che, con David Foster Wallace, potremmo chiamare nuova sincerità.