Ufficio dedicato al sostegno e alla diffusione della creazione artistica contemporanea, offre un supporto specifico dalla fase della ricerca (residenze creative, progetti di formazione) a quella della produzione (supervisione, ricerca di partners) e della distribuzione (networking, progetti internazionali).

InteatroPROD_Artisti: Orthographe; Rosa Casado e Mike Brookes; Stalk / Daniele Albanese; Sonia Brunelli / Barokthegreat; progetto Biosphera; Muta Imago; Gloriababbi; Babelia / Roberta Biagarelli; Henna Kaikula.
InteatroPROD_Collaborazioni internazionali: Benjamin Verdonck; Nico & the Navigators; Big Art Group.

HELEN CERINA – IPERREALISMI

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Iperrealismi parte dall’idea di riprendere con la videocamera persone anonime in situazioni pubbliche e riprodurre i loro movimenti in altri luoghi e in teatro.

Ci vuole un alto livello di prodezza e virtuosismo tecnico per simulare la realtà. Chissà se ora ci sono due persone che stanno compiendo esattamente lo stesso gesto nello stesso momento? Magari uno dei due sta aspettando l’autobus sotto la neve e l’altro sta parlando al telefono nel suo salotto, il loro gesto è identico ma il significato è diverso. Ecco il risultato: la danza.

Attraverso l’esaltazione dei dettagli il soggetto viene messo a fuoco e lui/lei non è mai stato/a così vivo/a, così umano/a come lo è ora nei nostri corpi su questo palco.

HELEN CERINA, nata nel 1984, è un’artista indipendente che opera sia da sola che in collaborazione con altri. Dall’estetica semplice, cruda, quasi crudele nella sua testimonianza ironica a volte volutamente infantile, il suo giocoso lavoro coreografico non cerca d’essere qualcosa che non è. “Mi dedico a dar forma al mio immaginario senza limitazioni di settore”, in questa frase è sintetizzata una ricerca artistica che, pur servendosi della danza, valica nella performance art, nell’arte visiva e nel colloquio, utilizzando il concettuale per arrivare al popolare.

Si diploma in Cinema d’Animazione all’ISA di Urbino e si Laurea in Teatro-Danza al Trinity Laban College di Londra. Nel 2007 è borsista al Dancewebeurope di Vienna nel 2009 nel progetto Choreoroam:-Operaestate Festival Veneto/CSC – Regione Veneto-The Place di Londra-Dansateliers di Rotterdam-Dansescenen Copenhagen-Paso a-2/Certamen Coreogràfico de Madrid – Dance Week Festival/Zagreb Dance Center e nel 2010-11 a Limerick, Irlanda nel Daghdha Mentoring Programme.
Partecipa alla Biennale College Danza 2013 seguendo il progetto “Trasmissioni” di Virgilio Sieni. Nel 2008-2011-2012 partecipa alla Vetrina della Giovane Danza d’Autore di Ravenna. Nel 2010 vince il premio Nuove Sensibilità con Dulcis in pomerio.
Per quattro edizioni collabora col Festival Nottenera,di cui le ultime due come docente di movimento per bambini delle scuole dell’infanzia ed elementari nel progetto NotteNera Junior.
Crea Du Liebst mich zu viel che viene mostrato a NID prima vetrina nazionale della danza e altri Festival. Con lo studio Iperrealismi partecipa ai concorsi Game 2012 e Nextwork 2013. Dal 2008 porta avanti una ricerca sullo sguardo a partire dal danzare senza vedere, intitolata How.
Helen fa parte della piattaforma Matilde, un progetto della regione Marche e Amat e, dal 2012, è artista residente presso il Centro Inteatro di Polverigi che sostiene e diffonde i suoi progetti artistici.

 

IPERREALISMI
di Helen Cerina
con Helen Cerina, Francesca Gironi, Elisa Mucchi, Annalisa Rainoldi, Orlando Izzo
costumi Valentina Ragni e Helen Cerina
realizzato con il sostegno di INTEATRO, Amat, Kilowatt Festival

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Iperrealismi parte dall’idea di riprendere con la videocamera persone anonime in situazioni pubbliche e riprodurre i loro movimenti in altri luoghi e in teatro.

Ci vuole un alto livello di prodezza e virtuosismo tecnico per simulare la realtà. Chissà se ora ci sono due persone che stanno compiendo esattamente lo stesso gesto nello stesso momento? Magari uno dei due sta aspettando l’autobus sotto la neve e l’altro sta parlando al telefono nel suo salotto, il loro gesto è identico ma il significato è diverso. Ecco il risultato: la danza.

Attraverso l’esaltazione dei dettagli il soggetto viene messo a fuoco e lui/lei non è mai stato/a così vivo/a, così umano/a come lo è ora nei nostri corpi su questo palco.

HELEN CERINA, nata nel 1984, è un’artista indipendente che opera sia da sola che in collaborazione con altri. Dall’estetica semplice, cruda, quasi crudele nella sua testimonianza ironica a volte volutamente infantile, il suo giocoso lavoro coreografico non cerca d’essere qualcosa che non è. “Mi dedico a dar forma al mio immaginario senza limitazioni di settore”, in questa frase è sintetizzata una ricerca artistica che, pur servendosi della danza, valica nella performance art, nell’arte visiva e nel colloquio, utilizzando il concettuale per arrivare al popolare.

Si diploma in Cinema d’Animazione all’ISA di Urbino e si Laurea in Teatro-Danza al Trinity Laban College di Londra. Nel 2007 è borsista al Dancewebeurope di Vienna nel 2009 nel progetto Choreoroam:-Operaestate Festival Veneto/CSC – Regione Veneto-The Place di Londra-Dansateliers di Rotterdam-Dansescenen Copenhagen-Paso a-2/Certamen Coreogràfico de Madrid – Dance Week Festival/Zagreb Dance Center e nel 2010-11 a Limerick, Irlanda nel Daghdha Mentoring Programme.
Partecipa alla Biennale College Danza 2013 seguendo il progetto “Trasmissioni” di Virgilio Sieni. Nel 2008-2011-2012 partecipa alla Vetrina della Giovane Danza d’Autore di Ravenna. Nel 2010 vince il premio Nuove Sensibilità con Dulcis in pomerio.
Per quattro edizioni collabora col Festival Nottenera,di cui le ultime due come docente di movimento per bambini delle scuole dell’infanzia ed elementari nel progetto NotteNera Junior.
Crea Du Liebst mich zu viel che viene mostrato a NID prima vetrina nazionale della danza e altri Festival. Con lo studio Iperrealismi partecipa ai concorsi Game 2012 e Nextwork 2013. Dal 2008 porta avanti una ricerca sullo sguardo a partire dal danzare senza vedere, intitolata How.
Helen fa parte della piattaforma Matilde, un progetto della regione Marche e Amat e, dal 2012, è artista residente presso il Centro Inteatro di Polverigi che sostiene e diffonde i suoi progetti artistici.

 

IPERREALISMI
di Helen Cerina
con Helen Cerina, Francesca Gironi, Elisa Mucchi, Annalisa Rainoldi, Orlando Izzo
costumi Valentina Ragni e Helen Cerina
realizzato con il sostegno di INTEATRO, Amat, Kilowatt Festival

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7-8 CHILI – A PLAY (Display-Hand Play)

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A Play è un dittico che riunisce due lavori, risultato di un percorso di ricerca portato avanti dalla compagnia 7-8 chili sulle possibilità d’interazione tra immagine video e figura umana. Display racconta con leggerezza l’isolamento dell’uomo contemporaneo che osserva e descrive il mondo da dietro lo schermo di un computer; Hand Play s’interroga, con stile ironico e dissacrante, sulla dimensione relazionale tra uomo e donna mostrando il difficile dialogo tra due mondi. Il gioco di immagini è visibile solo attraverso una proiezione video che svela le crudeli dinamiche del rapporto di coppia.

7-8 CHILI Contenitore di identità mutevoli e specifiche che si muovono nello spazio e nel tempo, ricercando nel percorso eventuali traiettorie creative. Nel 2012 lo spettacolo Replay partecipa all’ 8° Festival Internazionale di  Danza Contemporanea della Biennale di Venezia nell’ambito di MARATHON OF THE UNEXPECTED, poi finalista del Premio Equilibrio Roma per la danza  contemporanea, sotto la direzione artistica di Sidi Larbi Cherkaoui. Con gli spettacoli Replay e Display, 7-8 chili è ospite del network Anticorpi XL, il più importante network indipendente italiano dedicato alla giovane danza d’autore.
Tra i sui lavori passati ricordiamo Ossi di seppia e Piano con il quale il gruppo riceve la menzione speciale al Premio Scenario Infanzia 2010. Dal 2009 aderisce al progetto Matilde, piattaforma regionale per la nuova  scena marchigiana, in collaborazione con Regione Marche, Assessorato ai Beni e  Attività Culturali e Amat; dal 2013 collabora con il Centro Inteatro di Polverigi, che ha prodotto Hand Play e si occupa della distribuzione dei lavori del gruppo. www.7-8chili.it

A PLAY
Display
ideazione e regia Davide Calvaresi
con Davide Calvaresi
visione Valeria Colonnella
Hand play
ideazione e regia Davide Calvaresi
con Davide Calvaresi, Giulia Capriotti
osservazione Valeria Colonnella
produzione MARCHE TEATRO-Inteatro,
nell’ambito di Teatri del Tempo Presente progetto interregionale di promozione dello spettacolo dal vivo a cura del MIBAC – Direzione Generale per lo spettacolo dal vivo e delle Regioni: Calabria, Campania, Emilia Romagna, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Toscana, Umbria, Veneto
soggetto attuatore CMS – Consorzio Marche Spettacolo
in collaborazione con AMAT

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A Play is a couple of works, final step of a “visual journey” by the italian company 7-8 CHILI, about the interaction between the performer and video projection. Display tells the isolation of contemporary man who observes and describes the world from behind the screen of a computer; Hand Play reveals, in an ironical and irreverent way and with a clever play of images, the cruel dynamics of love relationship: the dialogue between a character physically on stage and the projection of a very big hand is the core of the performance.

7-8 CHILI is a collective of young artists, performers and educators with different backgrounds, whose goal is the cultural growth and the social renewal through art and creativity. 7-8 CHILI produces performances, shows, videos, installations, theatre and visual arts workshops for children, adults and disables, in collaboration with schools and institutions. Among these, Ossi di seppia and Replay: finalists of the fifth and sixth edition of Premio Equilibrio Roma for contemporary dance.

A PLAY

Display

concept and direction Davide Calvaresi

with Davide Calvaresi

creative support Valeria Colonnella

Hand play

concept and direction Davide Calvaresi

with Davide Calvaresi, Giulia Capriotti

creative support Valeria Colonnella

produced by MARCHE TEATRO-Inteatro,

in the frame of Teatri del Tempo Presente, progetto interregionale di promozione dello spettacolo dal vivo by MIBAC – Direzione Generale per lo spettacolo dal vivo and the Regions: Calabria, Campania, Emilia Romagna, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Toscana, Umbria, Veneto

lead partner CMS – Consorzio Marche Spettacolo

in collaboration with AMAT

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GLEN ÇAÇI – Hospice

PRIMA ASSOLUTA » 23 Febbraio 2014
Festival Equilibrio 2014, AudItorium Parco della Musica – ROMA
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Hospice evoca un luogo dove non esistono possibilità di scelta e i gesti, le azioni, gli stessi incontri sono gli ultimi possibili, assumendo una dimensione di assoluta compiutezza.
Due persone definiscono le loro singole identità e la loro relazione costruendo uno spazio denso di intimità, ricordi, sofferenza e piacere.
Hospice utilizza la fisicità di due giovani e straordinari interpreti, frammenti di testo tratti da spunti letterari e cinematografici e immagini visive originali.

 

Lo spettacolo è stato insignito del “Premio Equilibrio 2013 – Roma per la danza contemporanea” dalla giuria costituita da Guy Cools (BE),  Raimund Hoghe (DE); David Jays (GB); Frédéric Mazelly (FR): “(…) La giuria ha apprezzato in modo particolare l’originalità e la poeticità del linguaggio della messa in scena (…) Sia la qualità della performance, sia l’originalità del vocabolario del movimento e gli altri elementi scenici – musica, video, scenografia – risultano già ben amalgamati in un lavoro drammaturgicamente coerente”.

Hospice
di Glen Çaçi
con Glen Çaçi, Silvia Mai
disegno luci e assistente alla drammaturgia Andrea Saggiomo
produzione Fondazione Musica per Roma, Marche Teatro-INTEATRO Polverigi
con il sostegno di CMS Consorzio Marche Spettacolo
nell’ambito del progetto REFRESH – Lo spettacolo delle Marche per le Nuove Generazioni
in collaborazione con Associazione Culturale dello Scompiglio
un ringraziamento particolare al Comune di San Ginesio
Spettacolo vincitore Premio Equilibrio 2013

NOTE DI REGIA:
“La fase che precede la fine, la fase in cui il tempo assume nuove forme di dilatazione o contrazione, un attimo prima dell’ignoto assoluto. È questo il territorio impervio che sto cercando di esplorare con Hospice, assumendo il rischio di tradurre in spettacolo un tema così complesso.
Stiamo compiendo un percorso che vuole indagare sensazioni, paure, fatti contrastanti e assoluti, quasi irruenti di una quotidianità forzata, contro la quale non ci si può opporre.
Seppur nella diversità di ogni situazione di fine, necessariamente singolare, mi interessa indagare quel luogo che forse ci accomuna indistintamente, il vuoto incolmabile, quello che rimane poi a chi resta. Nell’impossibilità della scelta, il tempo che preme e la vita che continua”. Glen Çaçi

 

BIOGRAFIA DEGLI ARTISTI 
Glen Çaçi, autore e performer albanese attivo in Italia, Belgio e Francia dal 2005. Si forma con Maestri come Masaki Iwana, Jonathan Burrows, Geraldine Pilgrim, Raffaella Giordano e, tra il 2009 e il 2010, segue un percorso formativo biennale presso il centro Inteatro di Polverigi.
Da quell’esperienza intraprende la sua carriera come autore, creando il suo primo solo, dal titolo Cascare dal sonno, che debutta al Festival Internazionale Inteatro 2011 / Che storia è questa?.
Nel 2013 vince il Premio Equilibrio con Hospice, il suo secondo lavoro come autore. Vince diversi premi con progetti teatrali e partecipa a numerosi Festival contemporanea italiana. Collabora con Il Tony Clifton Circus, Compagnia Andrea Saggiomo, Compagnia Chiara Frigo, Gary Stevens, Ambra Senatore, Sergio Longobardi. È attualmente in scena con lo spettacolo Nella tempesta della compagnia Motus, che ha debuttato al Festival FTA a Montreal nel 2012.

Silvia Mai è una danzatrice nata a Verona nel 1984. Nel 2006 si diploma in Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Studia con Raffaella Giordano (“Scritture per la Danza Contemporanea” biennio 2009-2010) Ang Gey Pin, Maria Munoz, Cinzia Delorenzi, Silvia Rampelli, Dominique Dupuy. E’ co-fondatrice insieme ad altri dieci artisti del gruppo di ricerca sul movimento“FamigliaFuchè”. Nel 2012 crea Raku, spettacolo vincitore premio GD’A Veneto 2012. Dal 2010 collabora con Il Teatro della Valdoca danzando in Caino (2011), Cage’s Parade (2012) Ora non hai più Paura (2013). Attualmente è impegnata in Hospice di Glen Çaçi, (vincitore Premio Equilibrio 2013) e nel nuovo progetto di Giorgio Rossi/Sosta Palmizi.

Andrea Saggiomo, è nato a Firenze nel 1980. Attualmente risiede a Napoli dove nel 2007 fonda il proprio gruppo teatrale, con il quale vince il premio Nuove Sensibilità 2008 con lo spettacolo I canti di Maldoror e, nel 2009, il concorso “Cantieri Teatrali per Fabbrica Europa” con lo spettacolo I fiori d’Arancio; entrambi i lavori sono stati rappresentati in diverse città italiane in occasione di festival nazionali e internazionali. L’ultimo lavoro del gruppo Villon: il romanzo del peto del diavolo ha debuttato a Napoli a Novembre 2011. Nel 2013 fonda con Gaelle Cavalieri il duo di improvvisazione ASTEPBACK il cui primo lavoro, AMORFIA, è ancora in corso d’opera. Dal 2010 il suo progetto solista 70FPS (cinema espanso, pellicola super8 e ‘everyday cracked electronics and lights’) affianca la pratica teatrale e interagisce con essa, facendo da tramite di relazione con artisti e musicisti esterni al mondo teatrale (Aspec(t), Andy Guhl, Seppo Renvall sono alcune delle persone con cui collabora). Il primo DVD di 70FPS, “But you are” è uscito nel 2012 per l’etichetta indipendente VIANDE records.

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PREMIERE » 23 February 2014
Festival Equilibrio 2014, AudItorium Parco della Musica – ROME
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Hospice evokes a terminal place where there are no choice. Gestures, actions, meetings are the last possible, assuming a dimension of absolute perfection.
Two people define their individual identities and their relationship, creating a perfect space full of intimacy, memories, pain and pleasure.
Hospice uses the physicality of two outstanding young performers, fragments of text drawn from literature and films, original visual images.

 

The show was awarded the “Prize Equilibrio 2013 – Rome for contemporary dance” by the jury consisting of Guy Cools (BE), Raimund Hoghe (DE ), David Jays (GB ) Frédéric Mazelly (FR). From the motivations: “(…) Both the quality of performance, both the originality of the vocabulary of movement and other scenic elements – music, video, scenography – are already well blended into a coherent dramaturgical work”.

Hospice
by Glen Çaçi
with Glen Çaçi, Silvia Mai
light design and drama adviser Andrea Saggiomo
produced by Fondazione Musica per Roma, Marche Teatro-INTEATRO Polverigi
with the support of Consorzio Marche Spettacolo
in the frame of REFRESH – Lo spettacolo delle Marche per le Nuove Generazioni
in collaboration with Associazione Culturale dello Scompiglio
a special thanks to Comune di San Ginesio
Winner of Premio Equilibrio 2013

Glen Çaçi Glen Caci is an albanian performer active professionally in Italy, Belgium and France since 2005. Before graduating in dance/performance in 2010, at the Inteatro Polverigi Foundation, he followed masters such as Masaki Iwana, Jonathan Burrows, Geraldine Pilgrim, Raffaella Giordano. Since then he started his solo career creating his personal works.
His first work was The Fall of Sleep (Cascare dal sonno) premiered at the Inteatro International Festival 2011.
In 2013 wins the Premio Equilibrio with Hospice, his second work as an author. Won different prizes with theater projects and taken part in many Italian Contemporary Festivals. Collaborated with The Tony Clifton Circus, Cie Andrea Saggiomo, Cie Chiara Frigo, Gary Stevens, Ambra Senatore, Sergio Longobardi. Actually he is performing in the last production of the the theater company Motus, which premiered at the FTA Festival in Montreal, Canada in 2012.

Silvia Mai was born in Verona in 1984. After graduating in scenography at the Academy of Arts in Venice, she moved to Milan to study theater with the master Kuniaki Ida.
In 2009 met Raffaella Giordano, and starts the two-year course of training “Scriptures for Contemporary Dance” at the end of which, together with 11 other artists of the same period, she founded the research group “FamigliaFuchè.” Other important figures in his work are Ang Gey Pin, Maria Munoz, Claude Coldy, Cynthia De Lorenzi, Silvia Rampelli, Dominique Dupuy.
From 2010 she began working with the Theater Valdoca, working as a dancer in the show Caino and now in some new projects. In 2011, with Sveva Scognamiglio and Clare Goldsmith, began studying for the creation of Elles sont partout and a personal approach to authorial working on her first solo dance Raku.

Andrea Saggiomo was born in Florence in 1980. Today he lives in Naples. In 2007 he founded his own theater group. In 2008 he won “Nuove Sensibilità” contest with the show “I canti di Maldoror”. In 2009 he won “Cantieri Teatrali per Fabbrica Europa” contest with the show “I fiori d’Arancio”. Both the shows have been performed in several italian cities on the occasion of international and national festivals. The last show of the group “Villon” premiered in Napoli in November 2011. In 2013 he founded with Gaelle Cavalieri a new impro-noise performance duo called ASTEPBACK starting from the project AMORFIA which is still a work in progress. Since 2010 the project 70FPS (improvised noise super8 film projection performances with everyday cracked electronics and lights) comes with the theatrical practice and interacts with it, being the between of relations with other artists and musicians beyond the theater world (Aspec(t), Andy Guhl, Seppo Renvall are some of the artists he collaborated with). The first DVD by 70FPS, titled BUT YOU ARE has been released on VIANDE records in 2012.

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7-8 CHILI – JOB

DEBUTTO: giugno 2014

Il progetto approfondisce le diverse forme di interazione dell’attore con l’immagine proiettata già esplorate con la trilogia A PLAY (Replay, Display, Hand Play): BOB è la sintesi di questa ricerca, nel tentativo di sviluppare un linguaggio scenico ibrido tra cinema e teatro.

“BOB” è un ritratto ironico e inquieto di una relazione impossibile. È una riflessione sulla difficoltà dei rapporti: quelli tra l’uomo e la donna, tra l’uomo e il mondo, tra l’uomo e le sue passioni. “BOB” è l’uomo condannato dalla sua sensibilità a vivere nell’insofferenza per un amore inseguito, immaginato o semplicemente sperato. Sulla scena un dialogo tra immagini, un mondo reale che ne completa uno immaginato. Due mondi distanti, un dentro e un fuori, due diversi punti di vista della stessa scena. BOB riflette senza risposte sull’infinito conflitto tra uomo e mondo.

7-8 CHILI Contenitore di identità mutevoli e specifiche che si muovono nello spazio e nel tempo, ricercando nel percorso eventuali traiettorie creative. Nel 2012 lo spettacolo Replay partecipa all’ 8° Festival Internazionale di  Danza Contemporanea della Biennale di Venezia nell’ambito di MARATHON OF THE UNEXPECTED, poi finalista del Premio Equilibrio Roma per la danza  contemporanea, sotto la direzione artistica di Sidi Larbi Cherkaoui. Con gli spettacoli Replay e Display, 7-8 chili è ospite del network Anticorpi XL, il più importante network indipendente italiano dedicato alla giovane danza d’autore.
Tra i sui lavori passati ricordiamo Ossi di seppia e Piano con il quale il gruppo riceve la menzione speciale al Premio Scenario Infanzia 2010. Dal 2009 aderisce al progetto Matilde, piattaforma regionale per la nuova  scena marchigiana, in collaborazione con Regione Marche, Assessorato ai Beni e  Attività Culturali e Amat; dal 2013 collabora con il Centro Inteatro di Polverigi, che ha prodotto Hand Play e si occupa della distribuzione del lavori del gruppo. www.7-8chili.it

BOB
ideazione e regia Davide Calvaresi
con Davide Calvaresi, Giulia Capriotti, Valeria Colonnella
produzione MARCHE TEATRO

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DEBUTTO: giugno 2014

Il progetto approfondisce le diverse forme di interazione dell’attore con l’immagine proiettata già esplorate con la trilogia A PLAY (Replay, Display, Hand Play): BOB è la sintesi di questa ricerca, nel tentativo di sviluppare un linguaggio scenico ibrido tra cinema e teatro.

“BOB” è un ritratto ironico e inquieto di una relazione impossibile. È una riflessione sulla difficoltà dei rapporti: quelli tra l’uomo e la donna, tra l’uomo e il mondo, tra l’uomo e le sue passioni. “BOB” è l’uomo condannato dalla sua sensibilità a vivere nell’insofferenza per un amore inseguito, immaginato o semplicemente sperato. Sulla scena un dialogo tra immagini, un mondo reale che ne completa uno immaginato. Due mondi distanti, un dentro e un fuori, due diversi punti di vista della stessa scena. BOB riflette senza risposte sull’infinito conflitto tra uomo e mondo.

 

7-8 CHILI Contenitore di identità mutevoli e specifiche che si muovono nello spazio e nel tempo, ricercando nel percorso eventuali traiettorie creative. Nel 2012 lo spettacolo Replay partecipa all’ 8° Festival Internazionale di  Danza Contemporanea della Biennale di Venezia nell’ambito di MARATHON OF THE UNEXPECTED, poi finalista del Premio Equilibrio Roma per la danza  contemporanea, sotto la direzione artistica di Sidi Larbi Cherkaoui. Con gli spettacoli Replay e Display, 7-8 chili è ospite del network Anticorpi XL, il più importante network indipendente italiano dedicato alla giovane danza d’autore.
Tra i sui lavori passati ricordiamo Ossi di seppia e Piano con il quale il gruppo riceve la menzione speciale al Premio Scenario Infanzia 2010. Dal 2009 aderisce al progetto Matilde, piattaforma regionale per la nuova  scena marchigiana, in collaborazione con Regione Marche, Assessorato ai Beni e  Attività Culturali e Amat; dal 2013 collabora con il Centro Inteatro di Polverigi, che ha prodotto Hand Play e si occupa della distribuzione del lavori del gruppo. www.7-8chili.it

BOB
ideazione e regia Davide Calvaresi
con Davide Calvaresi, Giulia Capriotti, Valeria Colonnella
produzione MARCHE TEATRO

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Giacomo CIARRAPICO – Stare meglio oggi

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“Mi lamento spesso del mio Paese.
Quando io sono pessimo, come l’Italia”.

Stare meglio oggi nasce da un parallelismo.
Molte volte ci ritroviamo a lamentarci del nostro Paese, dei governi, del modo italiano di affrontare le cose. Allo stesso modo ci capita di lamentarci di come siamo fatti e del nostro modo di comportarci, e cerchiamo di immaginare come vorremmo essere. Da questo paradossale confronto, prende forma un testo surreale in cui il proprio ‘Io’ altro non è che un’intera nazione con tutti i suoi cittadini, con le sue istituzioni e con un suo Governo.
Che prima o poi andrà in crisi.

scritto e diretto da Giacomo Ciarrapico – con Carlo De Ruggieri – musiche Giuliano Taviani – disegno luci Luca Barbati – produzione Marche Teatro-INTEATRO

Giacomo Ciarrapico Autore e regista per il teatro e il cinema, Giacomo Ciarrapico si diploma come attore al Centro Sperimentale di Roma. Debutta come autore e regista nel 1994 con le commedie teatrali scritte insieme a Mattia Torre; nel 1998 scrive e dirige il film Piccole Anime. Nel 2001, con il cortometraggio Dentro e fuori, vince il Sacher Festival di Nanni Moretti, nel 2003 dirige il suo secondo film Eccomi Qua. Con Torre e Vendruscolo è autore e regista delle serie televisiva Buttafuori e delle tre stagioni di Boris. Con gli stessi autori scrive e dirige Boris – il film.

Carlo De Ruggieri debutta nel cinema con i Fratelli Taviani ne Il Sole anche di notte e nel successivo Fiorile. In teatro partecipa, fra gli altri, agli spettacoli Tutto a Posto e L’Ufficio di Giacomo Ciarrapico e Mattia Torre, Blues di Tennessee Williams regia di Pierpaolo Sepe. È attualmente in scena con lo spettacolo 456 di Mattia Torre, di cui interpreta anche il sequel tv in onda nel programma di Serena Dandini “The show must go off”. Dal 2007 al 2010 è fra gli interpreti, nel ruolo di “Lorenzo”, delle serie tv Boris e di Boris-Il film di Ciarrapico, Torre, Vendruscolo.

Info e contatti: Inteatro | T. +39.071.9090007 F. +39.071.906326 Caterina Mazzieri

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“Mi lamento spesso del mio Paese.
Quando io sono pessimo, come l’Italia”.

Stare meglio oggi nasce da un parallelismo.
Molte volte ci ritroviamo a lamentarci del nostro Paese, dei governi, del modo italiano di affrontare le cose. Allo stesso modo ci capita di lamentarci di come siamo fatti e del nostro modo di comportarci, e cerchiamo di immaginare come vorremmo essere. Da questo paradossale confronto, prende forma un testo surreale in cui il proprio ‘Io’ altro non è che un’intera nazione con tutti i suoi cittadini, con le sue istituzioni e con un suo Governo.
Che prima o poi andrà in crisi.

scritto e diretto da Giacomo Ciarrapico – con Carlo De Ruggieri – musiche Giuliano Taviani – disegno luci Luca Barbati – produzione Marche Teatro-INTEATRO

Giacomo Ciarrapico Autore e regista per il teatro e il cinema, Giacomo Ciarrapico si diploma come attore al Centro Sperimentale di Roma. Debutta come autore e regista nel 1994 con le commedie teatrali scritte insieme a Mattia Torre; nel 1998 scrive e dirige il film Piccole Anime. Nel 2001, con il cortometraggio Dentro e fuori, vince il Sacher Festival di Nanni Moretti, nel 2003 dirige il suo secondo film Eccomi Qua. Con Torre e Vendruscolo è autore e regista delle serie televisiva Buttafuori e delle tre stagioni di Boris. Con gli stessi autori scrive e dirige Boris – il film.

Carlo De Ruggieri debutta nel cinema con i Fratelli Taviani ne Il Sole anche di notte e nel successivo Fiorile. In teatro partecipa, fra gli altri, agli spettacoli Tutto a Posto e L’Ufficio di Giacomo Ciarrapico e Mattia Torre, Blues di Tennessee Williams regia di Pierpaolo Sepe. È attualmente in scena con lo spettacolo 456 di Mattia Torre, di cui interpreta anche il sequel tv in onda nel programma di Serena Dandini “The show must go off”. Dal 2007 al 2010 è fra gli interpreti, nel ruolo di “Lorenzo”, delle serie tv Boris e di Boris-Il film di Ciarrapico, Torre, Vendruscolo.

Info e contatti: Inteatro | T. +39.071.9090007 F. +39.071.906326 Caterina Mazzieri

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MATTIA TORRE – 456

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456 è la storia comica e violenta di una famiglia che, isolata e chiusa, vive in mezzo a una valle oltre la quale sente l’ignoto. Padre, madre e figlio sono ignoranti, diffidenti, nervosi. Si lanciano accuse, rabboccano un sugo di pomodoro lasciato dalla nonna morta anni prima, litigano, pregano, si odiano. Ognuno dei tre rappresenta per gli altri quanto di più detestabile ci sia al mondo.

E tuttavia occorre una tregua, perché sta arrivando un ospite atteso da tempo, che può e deve cambiare il loro futuro.

Tutto è pronto, tutto è perfetto. Ma la tregua non durerà.

scritto e diretto da Mattia Torre con Massimo De Lorenzo, Cristina Pellegrino, Carlo De Ruggieri e con Michele Nani scene Francesco Ghisu disegno luci Luca Barbati aiuto regia Francesca Rocca costumi Mimma Montorselli assistente ai movimenti scenici Alberto Bellandi datore luci Gianni Di Carlo suoni Jacopo Pace foto di scena Piero Cremonese produzione Nutrimenti Terrestri/INTEATRO/Walsh


NOTE DI REGIA

456 nasce dall’idea che l’Italia non è un paese, ma una convenzione. Che non avendo un’unità culturale, morale, politica, l’Italia rappresenti oggi una comunità di individui che sono semplicemente gli uni contro gli altri. Per precarietà, incertezza, diffidenza e paura; per mancanza di comuni aspirazioni. In ogni caso siamo soli, e siamo in lotta.

456 è una commedia che racconta come proprio all’interno della famiglia – che pure dovrebbe essere il nucleo protettivo e aggregante, di difesa dell’individuo – nascano i germi di questo conflitto: la famiglia sente ostile la società che gli sta intorno ma finisce per incarnarne i valori più deteriori, incoraggiando la diffidenza, l’ostilità nei confronti degli altri, il cinismo, la paura.

456 racconta la famiglia come avamposto della nostra arretratezza culturale.


456 | La Serie

Dallo spettacolo è stato tratto un sequel televisivo andato in onda su La7 all’interno del programma “The show must go off” di Serena Dandini ed ora disponibile sul web. Ogni episodio un frammento di realtà, divertente e ironico ma, allo stesso tempo, tragico e drammaticamente attuale.


con Massimo De Lorenzo, Cristina Pellegrino, Carlo De Ruggieri, Franco Ravera e con l’amichevole partecipazione di Paolo Calabresi – scritto e diretto da Mattia Torre – fotografia di Mauro Marchetti dal disegno luci teatrale di Luca Barbati – costumi Mimma Montorselli – scenografia Francesco Ghisu – fonico di presa diretta Michele Conti – musiche Giuliano Taviani,Carmelo Travia, Luigi Ceccarelli – montaggio Sara Pazienti – operatori alla macchina Timothy Aliprandi, Alessio Ciaffardoni, Raffaele Massa – assistente operatore Thomas Giurato – datore luci Gianni Di Carlo – elettricista Jacopo Pace – macchinisti Arnolfo Serretti, Stefano Procaccini – attrezzista Giulia Maria Marini – segretaria di edizione Laura Biagiotti – data manager Brando Bartoleschi – montaggio presa diretta e mix Stefano Grosso e Marzia Cordò – coordinatrice postproduzione Francesca Varone – color grading e finalizzazione Frame by Frame – colorist Gabriele Peloso – segretaria di produzione Caterina Mazzieri – organizzazione Emanuele Belfiore – prodotto da Velia Papa per INTEATRO

Tratto dallo spettacolo teatrale “456” di Mattia Torre

Girato a Chiaravalle (An) presso il Teatro Valle e ad Ancona presso il Teatro Sperimentale.

Mattia Torre è nato a Roma nel 1972. Insieme a Giacomo Ciarrapico è autore delle commedie teatrali “Io non c’entro” “Tutto a posto” “Piccole anime” e “L’ufficio”. Nel 2000 pubblica il libro “Faleminderit Aprile ‘99 in Albania durante la guerra”. Nel 2001 cosceneggia il film “Piovono Mucche” di Luca Vendruscolo. Nel 2003, il suo monologo “In mezzo al mare” con Valerio Aprea vince al Teatro Valle di Roma la rassegna “Attori in cerca d’autore”. Nel 2005 scrive e dirige il monologo teatrale “Migliore”, con Valerio Mastandrea. È tra gli autori del programma “Parla con me” di Serena Dandini. Con Ciarrapico e Vendruscolo scrive la serie televisiva “Buttafuori” e, dal 2007, la prima, la seconda e la terza stagione della serie televisiva “Boris”, per Fox Italia. Con gli stessi autori, scrive e dirige “Boris – il film”, prodotto da Wildeside e da Raicinema. Nel 2011 scrive e dirige lo spettacolo teatrale “4 5 6”, di cui realizza anche il sequel tv in onda su La7, nel programma di Serena Dandini e Andrea Salerno “The Show Must Go Off”, e il libro omonimo edito da Dalai.


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info e contatti: Inteatro | T. +39.071.9090007 F. +39.071.906326 Caterina Mazzieri

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456 is the comic and violent history of a close-minded family living in its own bubble, unaware of what there is outside of the valley where they live. All the family members, father, mother and son are ignorant, distrustful, nervous. They blame on one another, continuing to cook a tomato sauce “inherited” from the grandmother who died several years ago. They continue to argue, pray, hate each other: each one of them represents for the other the most unbearable thing alive.

Anyway they now need a break: a very long-awaited guest is coming and he can and has to change their future.
Everything is ready,  everything is flawless. But the break won’t last.

456 now is also a mini-fiction, broadcasted within the programme “The show must go off” by Serena Dandini. There’s a bit of present in each episode, funny and ironic but, in the meanwhile, tragically and dramatically real.

Author and director Mattia Torre with Massimo De Lorenzo, Cristina Pellegrino, Carlo De Ruggieri and with Michele Nani scene Francesco Ghisu light design Luca Barbati assistant director Francesca Rocca costumes Mimma Montorselli movement assistant Alberto Bellandi light-engineer Gianni Di Carlo audio-engineer Jacopo Pace photos by Piero Cremonese production Nutrimenti Terrestri/Inteatro/Walsh

Direction notes

456 comes from the idea that Italy is not a country anymore, but it’s a convention. Split from the cultural, morale and political point of view, Italy is nowadays just a community of persons who are one against another. Maybe is for the insecurity, uncertainty, distrust and fear, or it’s for a lack of common ambitions. Anyway we’re alone and we’re struggling.

456 is a comedy which tells about a family. The family should be the defensive shelter of a person, but actually is right inside the family that this conflict starts to put down the roots. The family feels the society around them as unfriendly, but it ends up with assuming all the worst values, feeding the distrust, the hate for the others, the cynicism, the fear.

456  tells the family as the outpost of our cultural backwardness.

456 | the web series

From the show was made a television sequel aired on La7 within the program “The show must go off” by Serena Dandini and now available on the web. Each episode is a fragment of reality, funny and ironic, but at the same time, tragic and dramatically present. 

with Massimo De Lorenzo, Cristina Pellegrino, Carlo De Ruggieri, Franco Ravera and with the special presence of Paolo Calabresi – author and director Mattia Torre – director of photography Mauro Marchetti from the theatrical light design by Luca Barbati – costumes Mimma Montorselli – scene Francesco Ghisu – live audio-engineer Michele Conti – musics by Giuliano Taviani, Carmelo Travia, Luigi Ceccarelli – editing Sara Pazienti – camera operator Timothy Aliprandi, Alessio Ciaffardoni, Raffaele Massa – camera assistant Thomas Giurato – light-engineer Gianni Di Carlo – electrician Jacopo Pace – stagehand Arnolfo Serretti, Stefano Procaccini – tool setter Giulia Maria Marini – script supervisor Laura Biagiotti – data manager Brando Bartoleschi – audio and mix engineer Stefano Grosso and Marzia Cordò – postproduction coordinator Francesca Varone – colour grading and finalisation Frame by Frame – colorist Gabriele Peloso – production assistant Caterina Mazzieri – organisation Emanuele Belfiore – produced by Velia Papa for Inteatro

Tv sequel of the theatrical piece “456”  by Mattia Torre

Shot in Chiaravalle (An) at Teatro della Valle and in Ancona at Teatro Sperimentale.

Mattia Torre was born in Rome in 1972. Together with Giacomo Ciarrapico he’s the author of the comedies “Io non c’entro”, “Tutto a posto”, “Piccole anime” and “L’ufficio”. In 2000 he published the book “Faleminderit Aprile ’99 in Albania durante la guerra”. The year after he cooperated with Luca Vendruscolo for the drafting of the screenplay of the film “Piovono Mucche”. He participated and won the theatre festival “Attori in cerca d’autore”(2003) at Teatro Valle in Rome, thanks to his monologue “In mezzo al mare” with Valerio Aprea. Two years later he wrote and directed the monologue  “Migliore” with Valerio Mastandrea. He’s also one of the authors of “Parla con me” a programme with Serena Dandini. Torre began to work together with Ciarrapico and Vendruscolo focusing on tv and cinema: they wrote the tv series “Buttafuori”, then, from 2007, they created the tv series “Boris” for Fox Italia up to the 3rd season, ending with the writing and the production of “Boris-il film”, produced by Wildeside and Raicinema.

In 2011 he created and directed the theatrical piece “4 5 6”, directing also a tv sequel broadcasted  on La7 (The show must go off) and writing the book published by Dalai.

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info : Inteatro | T. +39.071.9090007 F. +39.071.906326 Caterina Mazzieri

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Le Stanze segrete di S.

INFO & DISPONIBILITA’ 
T. +39.071.9090007 email produzione@inteatro.it

Il lavoro del duo creativo Eleonora Diana, attrice, scenografa e regista, e Daniele Catalli, artista visivo e scenografo, è un progetto site specific che, in ogni occasione in cui viene proposto, viene adattato al luogo che lo ospita. A partire da un racconto esistente, tratto da un libro o da una leggenda, Le stanze segrete di S.propone allo spettatore un’esperienza sensoriale: il pubblico entra in una sorta di libro illustrato e, mentre le figure ed i personaggi si rivelano man a mano sotto ai suoi occhi, è travolto da sensazioni, e sentimenti, tramite luci, suoni, brani di testo, odori e immagini che ognuno può reinterpretare a suo modo.

VISITA IL BLOG DEL PROGETTO: http://stanzesegretedis.wordpress.com

 

Eleonora Diana dal 2005 si occupa di regia video, installazioni, scenografia. Dopo l’incontro con Geraldine Pilgrim, nell’ambito di IFA 2011, inizia a sviluppare progetti site specific, legati al luogo e alle persone che lo abitano e alle storie e leggende ad esso collegate.

Daniele Catalli, nato nel 1979 a Roma, vive e lavora a Torino. Artista visivo e scenografo, si è formato tra l’Accademia Albertina di Torino, l’Accademia di Arti Visive e l’Accademia di Belle Arti di Roma. Sin dal 1999 le sue opere sono state esposte in mostre internazionali.

 

LE STANZE SEGRETE DI S.
ideazione e regia Eleonora Diana, Daniele Catalli
con Eleonora Diana
scene Daniele Catalli
produzione MARCHE TEATRO – Inteatro

INFO & DISPONIBILITA’ 
T. +39.071.9090007 email produzione@inteatro.it

Il lavoro del duo creativo Eleonora Diana, attrice, scenografa e regista, e Daniele Catalli, artista visivo e scenografo, è un progetto site specific che, in ogni occasione in cui viene proposto, viene adattato al luogo che lo ospita. A partire da un racconto esistente, tratto da un libro o da una leggenda, Le stanze segrete di S.propone allo spettatore un’esperienza sensoriale: il pubblico entra in una sorta di libro illustrato e, mentre le figure ed i personaggi si rivelano man a mano sotto ai suoi occhi, è travolto da sensazioni, e sentimenti, tramite luci, suoni, brani di testo, odori e immagini che ognuno può reinterpretare a suo modo.

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Eleonora Diana dal 2005 si occupa di regia video, installazioni, scenografia. Dopo l’incontro con Geraldine Pilgrim, nell’ambito di IFA 2011, inizia a sviluppare progetti site specific, legati al luogo e alle persone che lo abitano e alle storie e leggende ad esso collegate.

Daniele Catalli, nato nel 1979 a Roma, vive e lavora a Torino. Artista visivo e scenografo, si è formato tra l’Accademia Albertina di Torino, l’Accademia di Arti Visive e l’Accademia di Belle Arti di Roma. Sin dal 1999 le sue opere sono state esposte in mostre internazionali.

 

LE STANZE SEGRETE DI S.
ideazione e regia Eleonora Diana, Daniele Catalli
con Eleonora Diana
scene Daniele Catalli
produzione MARCHE TEATRO – Inteatro

MARA CASSIANI – L’UOMO PERFETTO

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L’uomo Perfetto si ispira, rielaborandolo, all’omonimo cortometraggio del danese Jorgen Leth, Det perfekte Menneske, e alle sue variazioni elaborate nel 2001 da Leth e Lars Von Trier. In scena un set televisivo: una voce e delle immagini ci descrivono “l’essere umano perfetto”. L’uomo perfetto viene osservato nella sua funzionalità e nel suo esistere.
Uno sguardo sulla commedia dell’umanità e su cosa sia per l’uomo, l’essere umano perfetto.

MARA CASSIANI è regista e coreografa attiva nella danza e nella performance. Ha realizzato: Ten ways to kill an egg (performance biografica, V^Arte Laguna International Art Prize , Arsenale di Venezia 2011), UNO SU UNO (VI^ Arte Laguna International Art Prize , Arsenale di Venezia 2012 e selezione Vetrina della Giovane Danza d’autore , Rete anticorpi XL, Ravenna 2013). Dal 2011 ha creato Daddy’n Me (selezione Vetrina della giovane danza d’autore, rete Anticorpi XL , Ravenna 2011), You and Me and Everywhere insieme all’illustratrice Mara Cerri (Premiere Santarcangelo dei Teatri 2012), TRA$HX$$$ (Premiere Drodesera, Centrale Fies 2013) e L’Uomo Perfetto (Premiere Inteatro Festival, Polverigi 2013 e nell’ambito di Teatri del tempo Presente a cura del MIBAC, Direzione generale per lo spettacolo dal vivo e delle Regioni). Dal 2010 fa parte della piattaforma Matilde dell’Amat e Regione Marche per le nuove realta’ teatrali marchigiane.
Dal 2012 il centro Inteatro di Polverigi ospita la compagnia per residenze creative, ha prodotto e si occupa della distribuzione de L’uomo perfetto.

L’uomo perfetto
ideazione e coreografia Mara Cassiani
interpreti Mara Cassiani, Francesco Vecchi, Egidio Egidi, Roberta Mattei
interprete alla videocamera Alessandra Giampaoli
nell’ambito di Teatri del Tempo Presente progetto interregionale di promozione dello spettacolo dal vivo a cura del MIBAC – Direzione Generale per lo spettacolo dal vivo e delle Regioni: Calabria, Campania, Emilia Romagna, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Toscana, Umbria, Veneto
soggetto attuatore CMS – Consorzio Marche Spettacolo
produzione INTEATRO, in collaborazione con AMAT

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L’uomo Perfetto (the perfect man) takes inspiration from the short movie by Danish Jorgen Leth, “Det perfekte Menneske”, and from the “Variations” of 2001 by Leth and Lars Von Trier. On stage: a Tv set, a voice over and some images describing “the perfect human being”. The perfect man is observed for its functionality and for its existence.
L’uomo perfetto (the perfect man) is a bittersweet sight on the comedy of human beings, an investigation on what means, for the mankind, the “perfection”.

Mara Cassiani, artist and choreographer, working in the fields of performance and dance. She trained and worked with Teatro Valdoca and Societas Raffaello Sanzio. Since 2012 she has created a company with: Francesco Vecchi, Matteo Ramponi, Alessandra Giampaoli, Roberta Mattei, Egidio Egidi, Franscesco Marilungo, Alessandro Cafiso.
Among the other works realized in the last few years: DADDY’N ME (vetrina danza 2011), Ten ways to kill an egg / first way (Arte Laguna Artprize 2011), UNOSUUNO (Arte laguna artPrize 2011-2012), TRASHX$$$/trash for dollars, YOU AND ME AND EVERYWHERE (Premiere, Santarcangelo 2012).

L’uomo perfetto (the perfect man)
concept and choreography Mara Cassiani
with Mara Cassiani, Francesco Vecchi, Egidio Egidi, Roberta Mattei
and at the camera Alessandra Giampaoli
produced in the frame of
Teatri del Tempo Presente, progetto interregionale di promozione dello spettacolo dal vivo by MIBAC – Direzione Generale per lo spettacolo dal vivo and the Regions: Calabria, Campania, Emilia Romagna, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Toscana, Umbria, Veneto
produced by
INTEATRO
in collaboration with AMAT and
CMS – Consorzio Marche Spettacolo

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Iacopo BRACA – Faust prologo

Il progetto Faust Prologo (FIGHT. prologo al Faust) nasce dall’incontro di Iacopo Braca con Filippo Paolasini e Alessio Martinoli, ed è il risultato di un percorso in cinque tappe, una delle quali ha visto il gruppo confrontarsi con una performance/work in progress  di 12 ore, la cui sintesi ha dato vita allo spettacolo nella sua forma definitiva che ha debuttato a Polverigi nell’ambito di InteatroFestival 2013.

A partire da una riflessione sul testo di Goethe, letto come uno scontro tra la forza della ragione, Faust, e la spontaneità del sentimento, Mefistofele, Faust Prologo tenta di superare il conflitto e di trovare un equilibrio tra la mente e il cuore.
Ogni sette anni il nostro corpo cambia profondamente. Rudolf Steiner afferma che la nostra vita ha una sequenza ciclica di cambiamenti mentali e fisici che avvengono a prescindere dalla nostra consapevolezza.
Ugualmente inconsapevole è l’effetto degli schemi culturali, religiosi, politici e morali attraverso cui agiamo e che costringono, reprimono, modificano il nostro corpo, entrando in conflitto con l’istinto e la passione.

Iacopo Braca, attore e regista, è tra i fondatori di Teatro Sotterraneo, collettivo artistico fiorentino i cui spettacoli sono stati presentati nei più importanti festival e teatri in Italia e all’estero. Dal suo incontro con Filippo Paolasini e Alessio Martinoli nasce l’idea di un progetto autonomo, Faust prologo.

concept e regia Iacopo Braca
drammaturgia Iacopo Braca, Filippo Paolasini e Alessio Martinoli
aiuto regia Claudia Domenici
con Filippo Paolasini, Alessio Martinoli, Ilaria Dalle Donne
in collaborazione con Teatro Rossi Aperto, Treedom s.r.l, Pokerstar
produzione INTEATRO Polverigi

info e contatti: Inteatro | T. +39.071.9090007 F. +39.071.906326 produzione@inteatro.it

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Il progetto Faust Prologo (FIGHT. prologo al Faust) nasce dall’incontro di Iacopo Braca con Filippo Paolasini e Alessio Martinoli, ed è il risultato di un percorso in cinque tappe, una delle quali ha visto il gruppo confrontarsi con una performance/work in progress di 12 ore, la cui sintesi ha dato vita allo spettacolo nella sua forma definitiva che ha debuttato a Polverigi nell’ambito di InteatroFestival 2013.

A partire da una riflessione sul testo di Goethe, letto come uno scontro tra la forza della ragione, Faust, e la spontaneità del sentimento, Mefistofele, Faust Prologo tenta di superare il conflitto e di trovare un equilibrio tra la mente e il cuore.
Ogni sette anni il nostro corpo cambia profondamente. Rudolf Steiner afferma che la nostra vita ha una sequenza ciclica di cambiamenti mentali e fisici che avvengono a prescindere dalla nostra consapevolezza.
Ugualmente inconsapevole è l’effetto degli schemi culturali, religiosi, politici e morali attraverso cui agiamo e che costringono, reprimono, modificano il nostro corpo, entrando in conflitto con l’istinto e la passione.

Iacopo Braca, attore e regista, è tra i fondatori di Teatro Sotterraneo, collettivo artistico fiorentino i cui spettacoli sono stati presentati nei più importanti festival e teatri in Italia e all’estero. Dal suo incontro con Filippo Paolasini e Alessio Martinoli nasce l’idea di un progetto autonomo, Faust prologo.

concept e regia Iacopo Braca
drammaturgia Iacopo Braca, Filippo Paolasini e Alessio Martinoli
aiuto regia Claudia Domenici
con Filippo Paolasini, Alessio Martinoli, Ilaria Dalle Donne
in collaborazione con Teatro Rossi Aperto, Treedom s.r.l, Pokerstar
produzione INTEATRO Polverigi

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Vocitinte / Antonio Mingarelli

La compagnia Vocitinte nasce alla fine del 2008 dall’incontro di artisti provenienti dalla Scuola del Piccolo Teatro di Milano. Si specializza nella rielaborazione scenica di testi del repertorio classico e contemporaneo, sotto la direzione di Antonio Mingarelli.

Antonio Mingarelli si diploma alla Scuola del Piccolo Teatro di Milano nel 2008 e, come attore, lavora con i registi Ronconi, Barberio Corsetti, Carriglio, Salvo, De Bosio, Bruschetta, D’Amato; fa parte della compagnia Colla di Teatro Ragazzi ed è stato assistente alla regia dei registi Salvo e Sinigaglia.
Da regista realizza Estremo limite di Berardelli, Due fratelli di Paravidino, Macbeth e Riccardo III di Shakespeare, Notti bianche di Dostoevski, Troiane/Lisistrata (spettacolo che racchiude in un’unica messa in scena la parabola tragica di Euripide e la farsa comica di Aristofane), L’uomo, la bestia e la virtù di Pirandello, Medea da Euripide e, in collaborazione con Inteatro, Il Misantropo di Molière e Ricorda con Rabbia di John Osborne.

Spettacoli: Il Misantropo | Ricorda con rabbiaThe company Vocitinte was born at the end of 2008 by a group of artists from the School of the Piccolo Teatro di Milano. Vocitinte specializes in scenic texts of classical and contemporary repertoire, under the direction of Antonio Mingarelli.

Antonio Mingarelli graduated from the School of the Piccolo Teatro di Milano in 2008 and, as an actor, working with directors Ronconi, Barberio Corsetti, Carriglio, Safe, De Bosio, Bruschetta, D’Amato. He worked with the Children’s Theater company Colla and was assistant director of the directors Salvo and Sinigaglia.
As a director he realizes Estremo limite by Berardelli, Due fratelli by Paravidino, Macbeth and Riccardo III by Shakespeare, Notti bianche by Dostoevski, Troiane/Lisistrata (show that contains together the tragic parable of Euripide and the comic farce of Aristofane), L’uomo, la bestia e la virtù by Pirandello, Medea from Euripide and, in collaboration with Inteatro, The Misanthrope by Molière and Look Back in Anger by John Osborne.

Spettacoli: The Misanthrope | Look Back in Anger