FONDO CIMETTA: meeting a Polverigi

Sabato 15 e Domenica 16 Giugno a Villa Nappi, in fermento per il Festival alle porte, si terrà il meeting del Fondo Roberto Cimetta, associazione internazionale per la mobilità artistica nella regione Euro-Mediterranea fondata per tenere viva la memoria del regista e fondatore di Inteatro.
Giungeranno a Polverigi il Presidente del Fondo Cimetta e Direttore dell’AMI di Marsiglia Ferdinand Richard, il segretario generale Angie Cotte e Samar Kehdy, coordinatore culturale del MUCEM di Marsiglia (Museo della Civiltà e Cultura del Mediterraneo), Vesna Danilovic, Direttore del Centro Culturale di Belgrado, Serene Heleileh, Direttore dell’Arab Education Forum di Amman, Antonio Pinto Ribeiro, consulente della Fondazione Calouste Gulbenkian di Lisbona, Nawel Skandrani, coreografa e Direttore dello studio Bambou di Tunisi, Esra Aysun, Direttore del Museo dell’Innocenza di Istanbul, che, insieme a Velia Papa, compongono il Consiglio di Amministrazione.

Il Fondo Cimetta è un’organizzazione internazionale che sostiene la mobilità transnazionale di artisti, tecnici e operatori culturali provenienti dal nord Africa, dall’Europa e dal Medio Oriente, concedendo contributi diretti per il rimborso delle spese di viaggio per workshop, residenze, spettacoli, ecc realizzati attraverso uno scambio tra due o più Paesi della regione Euro-Mediterranea.
Il Fondo ha permesso, in venti anni di attività, a migliaia di artisti e operatori culturali di scambiare esperienze di formazione e di lavoro. Il Fondo riceve sovvenzioni dall’Unione Europea, dai Governi di numerosi Paesi europei, da fondazioni e Regioni europee; In Italia dalla Regione Puglia.

In un contesto di scambi inevitabili e sempre più indispensabili in un mondo globalizzato, questo permette agli artisti di ampliare la propria rete di contatti, producendo una catena di benefici individuali e collettivi: la mobilità, infatti, facilita il dialogo, diffonde un messaggio di diversità culturale come ricchezza, connette e amplia le partnership artistiche, contribuendo al miglioramento delle relazioni e al mantenimento della pace e degli equilibri geo-politici, in Regioni dove esistono grandi vincoli alla mobilità individuale.

Per maggiori informazioni: www.cimettafund.org

IFA 2013: selezionati progetti per il Festival

Si è svolta il 20 e 21 maggio la presentazione dei lavori degli 8 partecipanti ad IFA 2013 dopo il mentoring e i suggerimenti avuti durante i tre workshop con la coreografa portoghese Claudia Dias, la regista inglese Geraldine Pilgrim e la coreografa basca Idoia Zabaleta.

Tra i 7 progetti presentati, sono stati selezionati per partecipare ad Inteatro Villa Nappi Festival 2013 This Place di Giulia Ferrato e ‘Ashar. Uowo Clomn o Clomn Uowo? di Matteo Tontini.

Inteatro offre ai due giovani talenti un periodo di residenza durante il quale gli artisti possono contare sulla consulenza e sul confronto con John Ashford, direttore di Aerowaves, per lo sviluppo drammaturgico e la messa a punto del lavoro.

It took place on 20 and 21 May the presentation of the work of the 8 participants at IFA 2013 after the mentoring and suggestions had during the three workshops with Portuguese choreographer Claudia Dias, the English director Geraldine Pilgrim and Basque choreographer Idoia Zabaleta.

Among the 7 projects presented, This Place by Giulia Ferrato and Uowo Clomn? Clomn Uowo by Matteo Tontini were selected to participate in Inteatro Villa Nappi Festival 2013.

Inteatro offers to the two young talents a period of residence during which artists can rely on the advice of John Ashford, director of Aerowaves, for the dramaturgical development of their work.

Ultimi giorni! Workshop Oscar Gómez Mata

 Scarica il BANDO di PARTECIPAZIONE (.pdf)

Il 26 e 27 giugno a Polverigi (An – Marche) – Inteatro organizza un workshop con il regista basco Oscar Gómez Mata (compagnia L’Alakran), finalizzato alla presentazione della performance Sin Titulo, che sarà presentato a Polverigi il 28 e 29 giugno nell’ambito di Inteatro Villa Nappi Festival 2013.

Il workshop, che verte attorno alle tematiche dell’autofinzione e del rapporto con il pubblico, ha una durata di due giorni per 6 ore al giorno, ed è riservato a 12 artisti tra i 25 e i 45 anni interessati a mettersi alla prova in un’esperienza fisica unica che vuol aprire alla riflessione su se stessi, gli altri, le modalità di relazione e comunicazione.

La partecipazione al workshop/performance è gratuita; spese di viaggio, vitto e alloggio a carico dei partecipanti.

Candidature (curriculum, dati anagrafici, recapiti telefonici e email )
entro e non oltre: lunedì 10 giugno 2013
Per email: comunicazione@inteatro.it;
Per posta tradizionale (NON fa fede il timbro postale) o a mano:
Inteatro – Villa Nappi, Via Marconi 77 – 60020 Polverigi (An) – Italia.

Si prega di indicare nell’oggetto della mail o sulla busta:
“CANDIDATURA workshop Oscar Gómez Mata”

Gli esiti verranno comunicati entro il 14 Giugno tramite email.

IL WORKSHOP > Tra sé e ciò che si rappresenta: la rappresentazione di se stessi
Obiettivi:
– Lavorare e sviluppare le qualità di gioco situate tra la propria identità e il personaggio, partendo dal presupposto che non si può essere né l’uno né l’altro
– Stabilire una relazione funzionale tra la riflessione (ciò che siamo), l’azione (ciò che facciamo) e la comunicazione (ciò che si pretende)
– Creare un proprio stile di gioco (alter ego scenico)

A partire da un lavoro fisico e psichico, sarà proposta una riflessione artistica su:
– Il segreto e l’ambiguità: variazioni e misure di ciò che è mostrato e di ciò che è nascosto
– La presenza anonima. La nostra immagine nello spazio collettivo. L’intimo e l’universale.
– Autoritratto e Autofinzione
– La relazione con il pubblico, lo sguardo e il dialogo, la relazione con il reale, l’idea di teatro nel teatro, lo spazio pubblico e lo spazio privato
– L’umorismo come empatia, come vettore di trasmissione per insegnare e imparare

LA PERFORMANCE > “Sin titulo”
Quando e Dove: 28 e 29 Giugno 2013, Villa Nappi – Via Marconi 77, 60020 Polverigi (An)
Modalità di svolgimento: La performance ha una durata di circa 4 ore ed è riservata a 6 spettatori alla volta, un gruppo ogni 15 minuti. I performer selezionati dovranno ripetere i medesimi gesti e testi per ogni gruppo di spettatori.
Per mantenere il massimo riserbo sulla performance, maggiori informazioni verranno fornite direttamente ai performer selezionati.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI
Bando integrale (.pdf) »

Il sito de L’Alakran »
Tel. +39 071.9090007 – fax +39 071.906326 – email comunicazione@inteatro.it – web www.inteatro.it

  CALL FOR PROPOSAL (.pdf)

 On 26th and 27th of June in Polverigi (Marche) Inteatro organizes a workshop held by the director Oscar Gómez Mata (L’Alakran), to present his new performance called Sin Titulo during the Inteatro Villa Nappi Festival 2013 on the 28th and 29th of June.

The workshop is going to focus on the relationship with the audience. It is going to be divided in two days, 6 hours per day, and will be limited to 12 performers between 25 and 45 of age, who want to try a new physical experience which will show to the partecipants new ways of see themselves and the others.

The Workshop is free of charge, but travel and accomodation costs need to be covered by the participants.

Application deadline: 10/06/2013

You can send your application to comunicazione@inteatro.it or via ordinary mail to  “Inteatro – Villa Nappi, Via Marconi 77 – 60020 Polverigi (An) – Italia”.

please indicate “APPLICATION workshop Oscar Gómez Mata” as subject of your email or on your envelope.

The partecipants list will be communicated within the 14th of june.

FOR MORE DETAILS

Call for Proposal (.pdf) »

Website L’Alakran »

Tel. +39 071.9090007 – fax +39 071.906326 – email comunicazione@inteatro.it – web www.inteatro.it

SPACE 2.0 Programma di mobilità

SPACE 2.0 SUPPORTING PERFORMING ARTS CIRCULATION IN EUROPE

Programma di mobilità per programmatori dello spettacolo dal vivo (teatro e danza)
AVVISO PUBBLICO DI MANIFESTAZIONE DI INTERESSE

Journey 1: Contemporary Performing Arts in new territories and the challenge of developing new audiences
Journey 2: Performing Arts and Public Spaces

Parte Space 2.0 che, in continuità con il progetto pilota 2009-2011, sviluppa un programma di mobilità, aperto a 40 programmatori dello spettacolo dal vivo (teatro e danza) di diversi paesi europei.
Nel 2009, dieci istituzioni culturali nazionali con politiche e pratiche europee hanno creato Space, una piattaforma dedicata a stimolare la circolazione europea dello spettacolo dal vivo, cui la Direzione Generale per lo Spettacolo dal Vivo aderisce in continuità con le attività del soppresso ETI.
L’obiettivo principale e a lungo termine di Space è di contribuire a creare in Europa un settore più coeso dello spettacolo dal vivo stimolando nello stesso tempo un ulteriore livello di progettualità europea.
Dopo la realizzazione del progetto pilota, cha ha già coinvolto 100 operatori europei, i partner della piattaforma hanno deciso di proseguire e sviluppare un nuovo progetto, Space 2.0.

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SPACE 2.0 SUPPORTING PERFORMING ARTS CIRCULATION IN EUROPE

Programma di mobilità per programmatori dello spettacolo dal vivo (teatro e danza)
AVVISO PUBBLICO DI MANIFESTAZIONE DI INTERESSE

Journey 1: Contemporary Performing Arts in new territories and the challenge of developing new audiences
Journey 2: Performing Arts and Public Spaces

Parte Space 2.0 che, in continuità con il progetto pilota 2009-2011, sviluppa un programma di mobilità, aperto a 40 programmatori dello spettacolo dal vivo (teatro e danza) di diversi paesi europei.
Nel 2009, dieci istituzioni culturali nazionali con politiche e pratiche europee hanno creato Space, una piattaforma dedicata a stimolare la circolazione europea dello spettacolo dal vivo, cui la Direzione Generale per lo Spettacolo dal Vivo aderisce in continuità con le attività del soppresso ETI.
L’obiettivo principale e a lungo termine di Space è di contribuire a creare in Europa un settore più coeso dello spettacolo dal vivo stimolando nello stesso tempo un ulteriore livello di progettualità europea.
Dopo la realizzazione del progetto pilota, cha ha già coinvolto 100 operatori europei, i partner della piattaforma hanno deciso di proseguire e sviluppare un nuovo progetto, Space 2.0.

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ANCONA incontra THE QUAY BROTHERS

L’Ora di Cinema tra macabro e fantastico

Il 28 febbraio alle ore 18.30, presso la Sala Proiezioni della Fondazione MCM [Piazza del Plebiscito 17 – V piano], incontro con i Maestri del Cinema di Animazione, promosso da Inteatro e Fondazione Marche Cinema Multimedia.
L’evento nasce dalla collaborazione dei Fratelli con la compagnia un’ottima lettera per lo spettacolo “De plaga cordis” (produzione Inteatro).

Proiezioni “In Absentia” e “Maska”
Conversazione con gli autori e Aperitivo

INGRESSO GRATUITO
POSTI LIMITATI – SI CONSIGLIA LA PRENOTAZIONE

Inteatro T. 071 9090007 | Fondazione Marche Cinema Multimedia T. 071 205403



Stephen e Timothy Quay, meglio conosciuti come The Quay Brothers, sono maestri del cinema di animazione di origine statunitense (Pennsylvania, 1947), di stanza a Londra dal 1969.

Creatori di opere di culto, ermetiche ed enigmatiche ma allo stesso tempo abbaglianti per la loro bellezza, i Quay hanno anche lavorato come scenografi per produzioni di teatro e opera e sono stati insigniti del Drama Desk Award nel 1998 per l’eccezionale scenografia di “The Chairs”.
I loro film, corto e medio metraggi, sono frutto di progetti autonomi ma anche di commissioni delle più importanti reti televisive britanniche (BBC, Channel 4), di network commerciali come MTV, di rockstar del calibro di Peter Gabriel.

Nelle loro storie animate non esiste una traccia narrativa univoca e definita, ma tutto è immerso in atmosfere surreali, sognanti, a metà strada tra la fiaba e l’incubo, pur conservando una lucidità, “un’alterità oggettivata”.
Un cinema visionario che affonda le radici soprattutto nell’est europeo (Jan Svankmajer, Starewicz, Borowczyk, la scuola russa e ceca), ma trae ispirazione anche da idee letterarie, frammenti di testi, partiture musicali (Kafka, Schulz, Janacek, Stravinskij, ecc.) come dalla tradizione del teatro di marionette europeo. Il risultato è un cinema originale e spiazzante, sperimentale e fuori dal tempo, dotato di uno straordinario impatto visivo.

TUTTOIN1GIORNO Danza Festival – Masterclass di danza

 

Eduardo Torroja condurrà il workshop di TUTTOIN1GIORNO Danza Festival, attingendo dal repertorio dalla performance “What The Body Does Not Remember” (la prima produzione di Ultima Vez del 1987). I partecipanti potranno esplorare e confrontarsi con l’energetico vocabolario di Vandekeybus attraverso lavoro a terra, con partner e di contatto, e il movimento come un “atto teatrale” piuttosto che come tecnica.


Eduardo Torroja nasce a Madrid, dove studia danza e teatro. Nel 1986 si trasferisce a Brussels per collaborare come assistente coreografo e performer di Wim Vandekeybus per la prima produzione della compagnia Ultima Vez “What The Body Does Not Remember” (1987), “Les Porteuses de Mauvaises Nouvelles” (1989), “The Weight of a Hand” (1990) e il film “Roseland” (1991).
Negli anni ’90 lavora con Rosas – Anne Teresa De Keersmaeker in “Erts” e “Mozart -Concertaria’s: Un Moto di Gioia”. E anche con Needcompany – Jan Lauwers – Grace Ellen Barkey in “Rood-Red-Rouge”, “Morning Song”, “The Miraculous Mandarin”, “Caligula” e “King Lear”.
Firma la coreografia di “Starmania”, un’opera rock franco canadese diretta da Lewis Furey (1993-2000). Segue e coordina le prove e il riallestimento “What The Body Does Not Remember” (1995, 2002 e 2012) e “Les Porteuses de Mauvaises Nouvelles” (2004).
Successivamente intraprende l’insegnamento di “Hands” (P.A.R.T.S. – Brussels e IT Dansa – Barcelona), “Frisking” (State School of Athens e Ballet des Jeunes d’Europe) e un duo da “Les Porteuses de Mauvaises Nouvelles” (Conservatoire National Supérieur de Musique et de Danse de Paris) e ha condotto i workshop di Ultima Vez a Leuven, Volgograd, Brussels, Madrid, Amsterdam, Seville, Rotterdam, Lisbon, etc.
Nel 2000 torna a Madrid e comincia a lavorare come attore in film, tv e produzioni teatrali, come assistente alla regia per film e torna spesso a Brussels per diversi progetti: ad esempio, come assistente artistico per Ultima Vez “Blush” (2002) e “Sonic Boom” (2003)


INIZIO MASTERCLASS ORE 10.00
DURATA: 2 ORE
COSTO: 40 EURO 


Per INFO & CANDIDATURE
Inteatro
T. 0719090007
a.ercoli@inteatro.it


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Edouardo Torroja will led the TUTTOIN1GIORNO Dance festival Masterclass drawing from the repertoire of the performance ‘What the body does not remember’ (the first performance of Ultima Vez of 1987). Participants will explore and confront Vandekeybus’ energetic vocabulary through floorwork, partner- and contact work, and movement as a ‘theatrical act’ rather than as a ‘technique’.


Born in Madrid, Spain, where he studied dance and theatre. In 1986 moved to Brussels to collaborate with Wim Vandekeybus as a choreography assistant, trainer and performer for the very first Ultima Vez productions “What The Body Does Not Remember”(1987), “Les Porteuses de Mauvaises Nouvelles”(1989), “The Weight of a Hand”(1990) and the film “Roseland”(1991).

During the nineties, he worked with Rosas – Anne Teresa De Keersmaeker in “Erts” and “Mozart -Concertaria’s: Un Moto di Gioia”. And also with Needcompany – Jan Lauwers – Grace Ellen Barkey in “Rood-Red-Rouge”, “Morning Song”, “The Miraculous Mandarin”, “Caligula” and “King Lear”.

He signed the choreography of “Starmania”, a french-canadian rock opera directed by Lewis Furey (1993-2000). He led the rehearsals and the restaging of “What The Body Does Not Remember” (1995, 2002 and 2012) and “Les Porteuses de Mauvaises Nouvelles”(2004).

He has undertaken the teaching of “Hands” (P.A.R.T.S. – Brussels and IT Dansa – Barcelona), “Frisking” (State School of Athens and Ballet des Jeunes d’Europe) and a duo from “Les Porteuses de Mauvaises Nouvelles” (Conservatoire National Supérieur de Musique et de Danse de Paris) and has given Ultima Vez repertoire workshops in Leuven, Volgograd, Brussels, Madrid, Amsterdam, Seville, Rotterdam, Lisbon, etc.

In 2000 he moved back to Madrid and since then he is acting in film, TV and theatre productions, assisting director for films and going back to Brussels for different projects: artistic assistant for Ultima Vez “Blush”(2002) and “Sonic Boom”(2003)…


INFO & APPLICATIONS

Inteatro

T. 0719090007

a.ercoli@inteatro.it


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Glen Çaçi vince il Premio Equilibrio 2013

E’ stato assegnato a Gleni Çaçi, coreografo dello spettacolo Hospice, il Premio Equilibrio Roma per la danza contemporanea – VI edizione, 2013. Il vincitore otterrà un contributo di ventimila euro per la produzione dello spettacolo e l’invito a presentarlo all’interno del Festival Equilibrio 2014. IlPremio speciale per il miglior interprete partecipante alla selezione finale – novità di questa edizione del Premio Equilibrio – è stato invece assegnato a Francesca Foscarini (Grandmother): con un contributo di diecimila euro dovrà scegliere un coreografo internazionale a cui commissionare la creazione di un “a solo” che dovrà essere presentato in prima assoluta presso l’Auditorium Parco della Musica al Festival Equilibrio 2014.
La Giuria di questa edizione, composta da Guy Cools, docente e drammaturgo (Belgio); Raimund Hoghe, drammaturgo, coreografo e performer (Germania); David Jays, critico di danza e teatro -The Sunday Times-, caporedattore di Dance Gazette Magazine della Royal Academy of Dance, (Gran Bretagna); Frédéric Mazelly, direttore del Performing Arts Department de La Villette di Parigi si è così espressa all’unanimità:

Questa edizione del Premio Equilibrio ha messo in mostra una grande diversità di linguaggi e di background che riflettono le più importanti tendenze del panorama internazionale della danza contemporanea. Un buon numero di proposte ha mostrato un alto livello di impegno degli artisti, sia rispetto alla propria forma d’arte, sia nei confronti della società nella quale vivono. Date le condizioni economiche e politiche e la mancanza di sostegni pubblici, tutti loro hanno trovato soluzione creative con mezzi “poveri”. Pertanto la giuria è molto lieta di poter almeno offrire ai vincitori dei due Premi la possibilità di sviluppare ulteriormente il loro lavoro e si augura che, attraverso l’assegnazione del Premio, possano più diffusamente promuovere le loro creazioni. La scelta dei vincitori è avvenuta all’unanimità. Il Premio Equilibrio Roma per la Danza Contemporanea 2013 va a Gleni Çaçi e alla sua piece ‘Hospice’. La giuria ha apprezzato in modo particolare l’originalità e la poeticità del linguaggio della messa in scena che ha tradotto un tema estremamente personale, la condizione dell’essere umano nello stato terminale della malattia, in un lavoro toccante e universale. Sia la qualità della performance, sia l’originalità del vocabolario del movimento e gli altri elementi scenici – musica, video, scenografia – risultano già ben amalgamati in un lavoro drammaturgicamente coerente. La giuria confida inoltre che il vincitore utilizzerà il Premio per sviluppare questo studio in una versione integrale di alta qualità. Il “Premio Equilibrio Roma” 2013 per il miglior interprete va a Francesca Foscarini. Molti dei lavori della competizione hanno visto in scena bravi interpreti con diverse tecniche e formazioni, ma la giuria ha deciso all’unanimità di assegnare il Premio a Francesca per come ha interpretato il suo Solo “Grandmother”, associando una qualità tecnica fortemente sviluppata con una grande sensibilità emozionale e una forte presenza scenica, creando una personificazione unica e originale. La giuria si augura di vedere il suo talento ulteriormente sviluppato dalla relazione con un coreografo internazionale, in grado di creare per lei una nuova produzione.
Roma, 4th of February 2013
Guy Cools
Raimond Hoghe
David Jays
Frederic Mazelly

TUTTOIN1GIORNO Danza Festival – SPIC & SPAN

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SPIC & SPAN
Spettacolo vincitore della Segnalazione Speciale | PREMIO SCENARIO 2011
GENERAZIONE SCENARIO 2011


Loro sono loro.
Loro sono belli.
Loro sono ok.
Loro sanno di essere guardati.
Loro non sanno.
Loro non guardano.
Loro hanno un corpo.
Loro non ce l’hanno.
Loro sono vuoti.
Loro sono uno due tre.
Loro sono uno.
Loro sono tre.

Che cosa vogliono nascondere?
Mentono o dicono la verità?
Che cosa non è come sembra?
Dietro una facciata di salute, è lento il disfarsi.


Adj. spic-and-span – conspicuosly new; “shiny brand-new shoes”; “a spick-and-span novelty”.
Bran-new, brand-new, spic-and-span. New – not of long duration; having just (or relatively recently) come into being or been made or acquired or discovered; “a new law”; “new cars”; “a new comet”; “a new friend”; “a new year”; “the New world”.

2. spic-and-span – completely neat and clean; “the apartment was immaculate”; 2in her immaculate white uniform”; “a spick-and-span kitchen”; “their spic red-visored caps”. Immaculate, speckless, spic, spick, spotless, spick-and-span. Clea – free from dirt or impurities; or having clean habits; “children with clean shining faces”; “clean white shirts”; “a spotlessly clean house”; “cats are clean animals”.


SPIC & SPAN, un lavoro sulla bellezza.
E sul suo contrario.
Un lavoro su tre corpi.
O per uno solo.
Se esiste un modello,
noi lo abbiamo seguito e rincorso,
fino ad inciamparci addosso.


Questa la motivazione con cui lo spettacolo ha ricevuto la Segnalazione Speciale della tredicesima edizione del Premio Scenario:
“La rincorsa all’adesione a un astratto modello di bellezza, che azzera ogni differenza e riduce tutti i corpi a macchinette impazzite, porta a una riflessione sulla persistenza e sulla vuotezza dell’immagine. Spic & Span crea la sua struttura drammaturgica su un vocabolario gestuale dotato di ritmo, precisione e forza iconografica, aprendo una dialettica tra costruzione e distruzione dell’immagine. Le scene, organizzatein sequenze paratattiche, si stagliano su un fondo bianco come fossero un fumetto pop e si nutrono di un immaginario non solo contemporaneo nella creazione di figure e pose, scelte musicali e sapienza compositiva.”

SPIC & SPAN debutta in forma completa il 7 e l’8 dicembre 2011 presso il Teatro Franco Parenti di Milano, e come parte della GENERAZIONE SCENARIO 2011 inizia la propria circuitazione nei teatri e festival italiani a partire dall’estate 2011.


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TUTTOIN1GIORNO Danza Festival – WHAT THE BODY DOES NOT REMEMBER, Wim Vandekeybus / Ultima Vez

Duro, brutale, divertente, ironico e spaventoso. Difficile trovare aggettivi adatti a descrivere “What the Body Does Not Remember”, una piece di danza straordinariamente innovativa

Anna Kisselgof in The New York Times, November 22nd, 1987

L’impatto dello spettacolo si deve molto agli artisti, ma anche all’intervento di Thierry De Mey e Peter Vermeersch, così teatrale e divertente che si rischia di cade dalla sedia per il gran ridere
H. Janssen in Haarlemse Dagblad, June 12th, 1987

Una performance convincente, carnale e avvincente, accompagnata dalla musica di Maximalist! che scatena tensioni, impulsi, shock, in un miscuglio viscerale…
L. Nicoletti in La Gazzetta, 17 Luglio 1987


“What the Body Does Not Remember” è l’avvincente performance con la quale Wim Vandekeybus e la sua compagnia Ultima Vez hanno debuttato nel 1987.
Wim Vandekeybus e i compositori Thierry De Mey e Peter Vermeersch vennero insigniti a New York del rinomato Bessie Award con la seguente motivazione: “Un confronto brutale tra danza e musica: il pericoloso, combattivo scenario di “What the Body Does Not Remember”.
A 25 anni dal debutto, Wim Vandekeybus e Ultima Vez porteranno di nuovo in tour “What the Body Does Not Remember”, per un revival in diverse nazioni in tutto il mondo.

“Cogliere l’intensità di quei momenti che appaiono improvvisi, senza essere introdotti da niente. Quando non hai nessuna scelta perché altro decide per te, come quando ti innamori, o l’attimo prima che si verifichi un incidente. Ciò che mi interessa di questi momenti è il loro carattere estremo, non tanto il significato che rivestono.
Fare di questo materiale la base di una composizione teatrale è una sfida paradossale, dato che lo spettacolo è considerato un evento assolutamente ripetibile e controllabile. Ma, forse, quando tutto è detto e fatto il corpo non ricorda, resta solo una sottile sensazione di mancanza che aiuta a definire o concludere il gioco in cui siamo finiti”
Wim Vandekeybus





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What the body does not remember – la pagina del sito di Wim Vandekeybus

Scarica la bio di Wim Vandekeybus

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TUTTOIN1GIORNO Danza Festival – REPLAY

7/8 chili
REPLAY
un progetto di 7/8 chili
ideazione, montaggio video e coreografia Davide Calvaresi

Replay è un lavoro coreografico dove si analizza la relazione tra corpo, gesto e immagine digitale. La composizione è avvenuta partendo dall’assemblaggio di sequenze video tratte da YouTube: riprese di accadimenti significativi della cronaca quotidiana, eventi sportivi, interviste e gaffe: dal malore in diretta di Andreotti alla caduta di Fidel Castro, dalla modella che scivola in passerella al calciatore che esulta a bordo campo.

Le immagini selezionate sono state montate in modo tale da creare continuità e possibilità di interazione con i corpi in scena.
Tre personaggi dialogano con la struttura video per continuità, similitudine, emulazione e contrasto mettendo in luce tre modi diversi di reagire agli stimoli visivi.
C’è un filo che collega le immagini scelte, che accomuna i gesti di un calciatore a quelli del Papa, alla paralisi di un anziano senatore o alla posa seducente di un cantante.
Replay non ha la pretesa di dare risposte. Si interroga sui meccanismi di rappresentazione el potere, sulla libertà di azione dell’uomo e sulla capacità di distinguere la realtà dalla finzione.

7/8 chili fa parte di “Matilde. Piattaforma regionale per la nuova scena marchigiana. Un progetto di Regione Marche e AMAT”.

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