26 giu. 2017 | Ad Ancona vanno in scena i migranti

ALL’INTERNO DEL PROGRAMMA DI INTEATRO FESTIVAL 39
L’ARTISTA SVIZZERO-OLANDESE YAN DUYVENDAK
PRESENTA
IL 27 GIUGNO ORE 21.00
ALL’INTERNO DEL MERCATO COPERTO DEL PIANO 
CONVERTITO IN ARENA-SPETTACOLO PER LA PRIMA VOLTA
 “AZIONI”
Assemblea pubblica che mette in relazione migranti, istituzioni e cittadini

Ad Ancona, all’interno del programma di INTEATRO Festival 39l’artista Yan Duyvendak presenta in prima assoluta il 27 giugno alle ore 21, al Mercato Coperto del Piano (spazio del quotidiano, convertito per l’occasione in arena-spettacolo), l’esito del progetto Azioni interamente dedicato al tema della migrazione. Il progetto di Nicolas Cilins, Yan Duyvendak, Nataly Sugnaux Hernandez propone un dispositivo scenico che riunisce cittadini, migranti vecchi e nuovi, associazioni che si occupano di accoglienza, rappresentanti delle Istituzioni, con l’obiettivo di uscire dalle secche della retorica delle buone intenzioni, per rispondere con azioni efficaci e dirette in grado di coinvolgere positivamente ogni singolo individuo.

Azioni è una produzione Marche Teatro-Inteatro Festival.
Azioni ha vinto il bando MigrArti 2017 promosso dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiBACT) .

Il direttore di Marche Teatro Velia Papa ha dichiarato rispetto ad Azioni – Così Yan Duyvendak, con Azioni, pone la questione dei rapporti tra arte, attivismo e mutamenti sociali in un momento in cui i nostri valori democratici sembrano essere travolti dalla violenza della cronaca. Azioni supera l’idea della rappresentazione per essere piuttosto un dispositivo che permette l’ingresso, in una dimensione scenica predeterminata, non di interpreti, ma di persone in grado di interagire tra loro, nell’esercizio di una nuova democrazia partecipativa basata sui valori della convivenza. Azioni propone una democratizzazione dell’atto teatrale che può essere usato come dispositivo per interrogarci e per sperimentare, come singoli individui, nuove forme di appartenenza. –

Qualcuno è disposto a fare qualcosa? E che cosa?
Sono le domande che lancia Azioni, nuovo lavoro di Yan Duyvendak e Nicolas Cilins, che tratta il tema della migrazione. Azioni non può dirsi uno spettacolo. È piuttosto un dispositivo scenico di tipo documentario che sovverte le attese e coinvolge gli spettatori al fine di dare risposte concrete ai piccoli e grandi problemi di convivenza tra le persone.
Azioni è un progetto di cooperazione, che ha coinvolto attivamente, nella versione che si realizza ad Ancona, le cooperative IRS-Aurora, Cooperativa La Gemma e Associazione FreeWoman attive sul territorio regionale per i diritti e l’integrazione dei migranti.
Il progetto è articolato in un percorso laboratoriale rivolto a un gruppo di migranti residenti sul territorio marchigiano e volto alla preparazione della loro partecipazione nel ruolo di “protagonisti” dell’intervento. Il laboratorio sarà altresì aperto a volontari attivi nell’ambito dell’accoglienza, agli esponenti delle associazioni e ad alcuni rappresentanti delle istituzioni locali.
Il risultato del percorso laboratoriale si svolgerà sotto forma di assemblea circolare dove i partecipanti e gli spettatori saranno chiamati a esprimersi e interrogarsi sulla complessità della situazione locale relativa all’accoglienza e all’integrazione. L’obiettivo è quello di diventare agenti del cambiamento, del dialogo e di prendere posizione rispetto a questioni specifiche e a possibili azioni da compiere collettivamente o individualmente.

All’appuntamento seguirà un momento conviviale. Ingresso biglietto €2,00.

Azioni è un progetto realizzato con il sostegno di ‘MigrArti Spettacolo’ promosso dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo con l’obiettivo di consolidare il ruolo dello spettacolo nella formazione e rappresentazione delle identità culturali, nella loro contaminazione e nel contrasto alle discriminazioni.
Yan Duyvendak, formatosi all’École cantonale d’art du Valais e l’École Supérieure d’Art Visuel de Genève, indaga nel suo lavoro il rapporto tra finzione e realtà attraverso la creazione di dispositivi spettacolari che prevedono l’attivazione dello spettatore.
Nicolas Cilins ha studiato arti visive a Villa Arson (Nizza) e performance alla HEAD di Ginevra. La sua ricerca documentaria si sviluppa attraverso svariate forme: fotografia, performance, scultura, installazioni.
Nataly Sugnaux Hernandez, dopo gli studi in Arti Decorative e Belle Arti a Ginevra, sviluppa una propria ricerca nel video realizzando principalmente documentari e piattaforme applicative d’animazione. Svolge inoltre attività di produzione e diffusione per diversi artisti, emergenti e non.
produzione Dreams Come True coproduzione far° Nyon, La Bâtie – Festival de Genève, far° Festival des Arts Vivants, Nyon, MARCHE TEATRO / Inteatro Festival con il sostegno di Ville de Genève; République et canton de Genève, Pro Helvetia Fondation suisse pour la culture, Fondation Sesam, Ville de Versoix, Stanley Thomas Johnson Foundation, Fondation Leenaards, Fondation suisse des artistes interprètes SIS, CORODIS, Loterie Romande con il contributo di Istituto Svizzero Roma.
Progetto realizzato nell’ambito di MigrArti Spettacolo 2017 del MiBACT in collaborazione con le cooperative IRS-Aurora, Cooperativa La Gemma e Associazione FreeWoman

Inteatro Festival 2017 si svolge dal 24 giugno al 2 luglio tra Polverigi e Ancona. Il programma prevede 8 prime nazionali, 2 produzioni e più di 100 artisti  presenti al Festival tra spettacoli, laboratori, installazioni e mostre.
Inteatro Festival giunto alla sua 39 edizione, diretto da Velia Papa, è una manifestazione da sempre consacrata alla creazione contemporanea nei settori del teatro e della danza, Inteatro Festival presenta artisti italiani e internazionali capaci di raccontare storie del presente in modo originale e personale cercando una relazione con lo spettatore più diretta e coinvolgente.
Il Festival di quest’anno, in particolare, può dirsi generatore di nuove prospettive e nuove forme di relazione, all’insegna dell’attualità, dell’empatia, della responsabilità e della diversità culturale.
Il progetto del Festival 2017 crea, più che in altre edizioni, reti e connessioni beneficiando di molte collaborazioni con Enti, Istituzioni e Teatri italiani e con Organismi internazionali.

www.inteatro.it

Il programma prosegue a Polverigi dal 29 giugno:

giovedì 29 giugno
Polverigi 
Parco Villa Nappi ore 20
Collettivo Cinetico Camminare in mezzo a uno spazio fra linee prima assoluta    DANZA/SITE SPECIFIC
Cinema Italia ore 21
Roger Bernat (Spagna) Nessuna conversazione degna di rilievo prima italiana   TEATRO
Teatro della Luna ore 22.30
Karthik Pandian & Andros Zins-Browne / The Great Indoors (USA – Belgio) Atlas revisited prima italiana TEATRO DANZA

venerdì 30 giugno
Polverigi
Sala Sommier ore 20
Sonia Gómez (Spagna) Bailarina prima italiana  DANZA
Parco Villa Nappi ore 20
Collettivo Cinetico Camminare in mezzo a uno spazio fra linee prima assoluta    DANZA
Parco Villa Nappi ore 21
József Trefeli & Gábor Varga (Svizzera) Creature prima italiana    DANZA
Cinema Italia ore 21
Roger Bernat (Spagna) Nessuna conversazione degna di rilievo prima italiana  TEATRO
Teatro della Luna ore 22.30
Andrea Costanzo Martini Scarabeo_Angles and the Void prima italiana    DANZA

sabato 1 luglio
Polverigi
Sala Sommier ore 20
Nicola Galli Delle ultime visioni cutanee    DANZA
Cinema Italia ore 21
Roger Bernat (Spagna) Nessuna conversazione degna di rilievo prima italiana TEATRO
Teatro della Luna ore 21
Claudia Catarzi Studio davanti a una testa   DANZA
Teatro delle Luna ore 22.00
Annamaria Ajmone e Marcela Santander Corvalàn Mash    DANZA

domenica 2 luglio
Polverigi
Giardino Chiesa SS Sacramento dalle 18 alle 21 / dalle 21 accesso libero
Oscar Gómez Mata / L’Alakran (Svizzera) Il Cromlech (psicodramma 4) prima italiana INSTALLAZIONE PARTECIPATA
Cinema Italia ore 21
Roger Bernat (Spagna) Nessuna conversazione degna di rilievo prima italiana   TEATRO


Teaser InteatroFestival 2017

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Hemabharathy Palani – Trikonanga

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sabato 24 giugno
Sala Melpomene ore 18 – durata 22′
Hemabharathy Palani (India) Trikonanga

Trikonanga esplora le connessioni tra la danza contemporanea, la corrente neo-classica Bharatanatyam e il balletto, attraversandone i vari stati emotivi. Mettendo in connessione le tre regioni centrali del corpo – testa, ombelico e piede – il movimento di Hema viene a formare tracce triangolari nel corpo e nello spazio. Facendo riferimento al concetto di navarasa (nove stati emotivi) proprio delle forme classiche di danza Indiana, Trikonanga incarna i nove passaggi che utilizzano i tre principali meccanismi della messa in scena – angika abhinaya (espressione fisica), vaachika abhinaya (espressione orale) e saatvika abhinaya (espressione emotiva interna).

coreografia e danza: Hemabharathy Palani
musica: Yannick Rayne
luci: Pipon
costume: Aurelia Lyon & Nicole Murru
coproduzione: Attakkalari Biennial 2013 & Ballet National De Marseille, France (Open Studio, 2013) 

Coreografa e danzatrice che vive e lavora a Bangalore, Hemabharathy Palani è uno dei talenti più promettenti della danza indiana. Conosciuta per la fluidità e musicalità e per le sue evocative performance, la sua formazione nella danzaKuchipudi e Bharatanatyam sono la base da cui sviluppa un linguaggio espressivo contemporaneo. Nel 2009 con la sua creazione “Uruvam” vince il Robert Bosch Young Choreographer’s Award e nel 2013 con “Trikonanga” si aggiudica il Public’s Fist Choice Award all’International Solo Tanz-Theater festival di Stoccarda.
Attualmente è Rehearsal Director all’Attakkalari centre for Movement Arts di Bangalore, dove lavora anche come coreografa, danzatrice e insegnante. 

Attakkalari Centre for Movement Arts – Bhinna Vinyasa

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sabato 24 giugno
Teatro delle Muse ore 21.30
Attakkalari Centre for Movement Arts (Bangalore) Bhinna Vinyasa

BHINNA VINYASA è una creazione del coreografo indiano Jayachandran Palazhy per gli straordinari danzatori dell’Attakkalari Repertory Company.

Mappando frammenti di sogni, desideri, speranze, realtà difficili, mutazioni ambientali, migrazioni, Bhinna Vinyasa conduce lo spettatore attraverso un’esperienza intensa. Facendo riferimento agli antichi concetti dell’ātman (anima individuale) e del paramātman (anima universale) e ai rapporti che germinano in un “futuro post-umanistico, in cui il mondo si è arricchito di una molteplicità di agenti non umani”, lo spettacolo esplora l’idea del sé attraverso un continuo divenire e dissolversi in cui le coordinate di spazio e tempo si mostrano duttili. 

Bhinna Vinyasa può essere descritto come un ‘regno di configurazioni mutevoli’. Esplora viaggi metafisici indotti da forze interne ed esterne che conducono a cambiamenti profondi nella vita dei singoli e delle comunità. Immagini dall’arte e dalla letteratura si fondono con ricordi di esperienze vissute in cui gli archetipi, il quotidiano e l’immaginario si amalgamano in un’esperienza immersiva. 

Mixando paesaggi elettroacustici, che sono la sua firma sonora, a elementi di musica carnatica dell’India meridionale, il compositore tedesco Martin Lutz ha creato una partitura sonora stratificata, provocatoria e al tempo stesso affascinante. Il dramaturg Andrés Morte ha lavorato sul piano narrativo in rapporto al linguaggio performativo e sui  riferimenti interculturali per rendere questa creazione comprensibile anche a un pubblico non indiano. Il media artist Luca Brinchi e il light designer Shymon Chelad hanno creato un paesaggio di immagini evocative, suggestive e in continua metamorfosi.

Gli elementi sonori e quelli visivi esplorano una sorta di immobilità che evoca un silenzio e una chiarezza potenti. Gli artisti rompono definitivamente ogni barriera di forma e genere, per una performance di grande bellezza. [Deccan Herald] 

direzione artistica: Jayachandran Palazhy, coreografia: Jayachandran Palazhy e Attakkalari Repertory Company, danza: Meghna Nambiar, Sylvester Mardi, Hema Bharathi Palani, Parth Bharadwaj, Anindita Ghosh, Snigdha Prabhakar, dramaturg: Andrés Morte Terés, musica dal vivo e sound design: Martin Lutz
digital design: Luca Brinchi, collaborazioni musicali: K.R.V Pulkeshi, Balasubramanya Sharma, P. Janardhana, disegno luci: Shymon Chelad / Andrea Narese, supporto tecnico: Niranjan Gokhale, TransMedia Technologies, rehearsal direction: Hema Bharathy Palani, costumi: Aloka Gloria D’souza
coproduzione: Attakkalari Centre for Movement Arts Bangalore, Fondazione Fabbrica Europa

in collaborazione con Teatro della Toscana / CSRT Teatro Era, Pontedera;

Inteatro Festival / Marche Teatro – Ancona, Teatro Franco Parenti – Milano
Piemonte Dal Vivo

con il sostegno di: Ministero della Cultura (Governo dell’India), Goethe Institut/Max Mueller Bhavan Bangalore, TNQ Pvt. Ltd., Norwegian Ministry of Foreign Affairs Norwegian Embassy (New Delhi)
con il patrocinio dell’Ambasciata dell’India a Roma

www.attakkalari.org 

Attakkalari Centre for Movement Arts (Bangalore) Nagarika

Nagarika (che in sanscrito significa ‘dimensione di civiltà) è un’installazione multimediale e interattiva, un sistema d’informazione integrato che propone un’immersione nelle tradizioni indiane legate al corpo, al movimento e alla loro rappresentazione scenica.

Da molti anni, Attakkalari svolge una ricerca nell’insegnamento delle tradizioni indiane dello spettacolo dal vivo. Nozioni legate alla creazione della conoscenza e alla sua condivisione, al trasferimento di sensibilità estetiche e al processo di formazione della gestualità, allo studio delle linee corporee e del movimento intesi come simboli culturali, così come il ruolo della respirazione e della musica sono al centro di questa indagine. Seguendo la filosofia di fondo di Attakkalari “Saggezza Fisica Tradizionale, Innovazione e Tecnologia”, Nagarika si pone come strumento – in India unico nel suo genere – di condivisione dell’informazione in maniera accessibile e coinvolgente, proponendo una ricca selezione di video accompagnati da informazioni utili alla loro contestualizzazione. Il progetto è frutto di anni di ricerca e documentazione del direttore artistico di Attakkalari, Jayachandran Palazhy, che ha lavorato per Nagarika insieme a Kunihiko Matsuo, esperto di architettura dell’informazione e a Christian Ziegler per lo sviluppo del digital design.

Yan Duyvendak, Nicolas Cilins, Nataly Sugnaux – Azioni

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martedì 27 giugno
Mercato del Piano ore 21

Nicolas Cilins, Yan Duyvendak, Nataly Sugnaux
(Ginevra) Azioni prima assoluta

Qualcuno è disposto a fare qualcosa? E che cosa?

Sono le domande che lancia Azioni, nuovo lavoro di Yan Duyvendak e Nicolas Cilins, che tratta il tema dell’esclusione e dei rapporti che esistono tra l’arte, l’attivismo e i cambiamenti sociali in un momento in cui i valori delle nostre democrazie europee sembrano dissolversi. Azioni non può dirsi uno spettacolo. È piuttosto un dispositivo scenico di tipo documentario che sovverte le attese e coinvolge gli spettatori al fine di rispondere alla violenza e all’urgenza della nostra realtà politica. È un’esperienza dalla quale non si può uscire indifferenti.

Azioni è un progetto di cooperazione, che ha coinvolto attivamente, nella versione che si realizza ad Ancona, le cooperative IRS-Aurora, Cooperativa La Gemma e Associazione FreeWoman attive sul territorio regionale per i diritti e l’integrazione dei migranti.

Il progetto è articolato in un percorso laboratoriale condotto da Yan Duyvendak e Nicolas Cilins rivolto a un gruppo di migranti residenti sul territorio marchigiano e volto alla preparazione della loro partecipazione nel ruolo di “protagonisti” dell’intervento. Il laboratorio sarà altresì aperto a volontari attivi nell’ambito dell’accoglienza, agli esponenti delle associazioni e ad alcuni rappresentanti delle istituzioni locali.

Il risultato del percorso laboratoriale si svolgerà sotto forma di assemblea circolare dove i partecipanti al workshop e gli spettatori saranno chiamati a esprimersi e interrogarsi sulla complessità della situazione locale relativa all’accoglienza e all’integrazione. L’obiettivo è quello di diventare agenti del cambiamento, del dialogo e di prendere posizione rispetto a questioni specifiche e a possibili azioni da compiere collettivamente o individualmente.

Azioni è un progetto realizzato con il sostegno di ‘MigrArti Spettacolo’ promosso dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo con l’obiettivo di consolidare il ruolo dello spettacolo nella formazione e rappresentazione delle identità culturali, nella loro contaminazione e nel contrasto alle discriminazioni.

Di: Nicolas Cilins, Yan Duyvendak, Nataly Sugnaux Hernandez
Produzione: Dreams Come True
Coproduzione: far° Nyon, La Bâtie – Festival de Genève, Marche Teatro/InTeatro Festival
Con il sostegno di: Ville de Genève; République et canton de Genève, Pro Helvetia Fondation suisse pour la culture, Ville de Versoix, Stanley Thomas Johnson Foundation, Fondation Leenaards, Fondation sesam, Fondation suisse des artistes interprètes SIS, CORODIS, Loterie Romande

Con il contributo di: Istituto Svizzero Roma

Progetto realizzato nell’ambito di MigrArti Spettacolo 2017 del MiBACT

in collaborazione con le cooperative IRS-Aurora, Cooperativa La Gemma e Associazione FreeWoman

Yan Duyvendak, formatosi all’École cantonale d’art du Valais e l’École Supérieure d’Art Visuel de Genève indaga nel suo lavoro il rapporto tra finzione e realtà attraverso la creazione di dispositivi spettacolari che prevedono l’attivazione dello spettatore.

Nicolas Cilins ha studiato arti visive a Villa Arson (Nizza) e performance alla HEAD di Ginevra. La sua ricerca documentaria si sviluppa attraverso svariate forme: fotografia, performance, scultura, installazioni.

Nataly Sugnaux Hernandez, dopo gli studi in Arti Decorative e Belle Arti a Ginevra, sviluppa una propria ricerca nel video realizzando principalmente documentari e piattaforme applicative d’animazione. Svolge inoltre attività di produzione e diffusione per diversi artisti, emergenti e non.

www.duyvendak.com

Roger Bernat – Nessuna conversazione degna di rilievo

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giovedì 29 giugno
Cinema Italia ore 21
Roger Bernat
(Barcellona) Nessuna conversazione degna di rilievo prima italiana

Nel 2012, alcuni abitanti di Ceuta (città autonoma spagnola situata nel Nord del Marocco) abbandonarono le loro famiglie per andare in Siria. Nelle settimane che trascorsero tra la Turchia e Damasco chiamarono regolarmente i loro familiari. La polizia spagnola intercettò le loro conversazioni e questo materiale entrò a far parte del dossier presentato al processo che ebbe luogo successivamente a Madrid. Come conseguenza vennero condannate undici persone per appartenenza ad una rete di reclutamento dello Stato Islamico. Fu il primo processo svoltosi in Spagna contro fondamentalisti del Daesh. Il regista è entrato in possesso di questo immenso materiale di circa 12.000 pagine fatto di trascrizioni delle intercettazioni, pagine web, profili facebook visitati dalle persone incriminate, ma anche dei verdetti dei giudici e delle accuse degli avvocati.

“All’inizio” racconta Bernat, “venni spinto da una grande curiosità. Poi cercai di capire quale fosse la motivazione di queste persone cresciute in Spagna. L’interesse è stato quello di cercare di entrare nei discorsi di questi giovani e dei loro familiari, specialmente delle loro mogli rimaste a confrontarsi con la realtà quotidiana di un quartiere popolare di Ceuta, usando le loro parole per avere una testimonianza diretta non veicolata dai media e dalle interpretazioni che vengono date al fenomeno. In questo caso è stato possibile avere accesso alle fonti senza alcuna mediazione”.

Lo spettacolo costruisce un dispositivo scenico visivo e sonoro che permette allo spettatore di districarsi nella molteplicità di voci e di fonti che si sovrappongono. Nell’impossibilità di accedere a tutti i materiali il pubblico è chiamato a prendere parte, a costruire una propria opinione scegliendo quale punto di vista seguire.  

Di: Roger Bernat
Con: Ernesta Argira, Alessandra Penna, Giulia Salvarani
Drammaturgia: Roberto Fratini
Produzione: Elèctrica produccions, Marche Teatro
Coproduzione: Triennale Teatro dell’Arte, Mucem Marsiglia
Con il supporto di: Les Bancs Publics / Les Rencontres à l’échelle (Marsiglia)

Il lavoro del regista catalano Roger Bernat si inserisce all’interno del panorama del teatro partecipato contemporaneo, proponendo un’originale modalità interattiva che permette di riconsiderare, per forma e significati, le sfumature proprie del paradigma partecipativo. Lo spettatore viene così investito della responsabilità di determinare le trame della messa in scena.

www.rogerbernat.info

Sonia Gómez – Bailarina

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venerdì 30 giugno
Sala Sommier ore 20
Sonia Gómez
(Barcellona) Bailarina prima italiana

Bailarina è un album fatto di parole, movimenti, oggetti. Un solo di danza per poche persone alla volta. Una ricerca sulla prossimità, una danza per uno spazio inaspettato, senza accessori teatrali. Uno spettacolo piccolo, un omaggio al pubblico, un momento di condivisione dell’esperienza maturata da Sonia Gómez in tanti anni sulla scena.

Di: Sonia Gómez
Produzione: MOM-El Vivero/Sonia Gómez – Marta Oliveres
Coproduzione: Festival TNT-Terrassa Noves Tendències/CAET y MOM-El Vivero

Sonia Gómez è danzatrice, performer e coreografa, formata presso l’Institut del Teatre di Barcellona e P.A.R.T.S. a Bruxelles. La sua ricerca artistica è incentrata sulle possibilità di trasmissione/creazione del lavoro, attraverso un’azione di codifica delle istruzioni in movimenti astratti.

www.soniagomez.com

Compagnia József Trefeli – Creature

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venerdì 30 giugno
Parco Villa Nappi ore 21
Compagnia József Trefeli
(Ginevra) Creature prima italiana

Gábor Varga e József Trefeli hanno una capacità acuta di analizzare e re-inventare la danza tradizionale. In Creature usano come punto di partenza gli accessori di queste danze, includendo bastoni, fruste, maschere e costumi. Il processo consiste nel decostruire e a riciclare gli accessori e i movimenti tradizionali con lo scopo di renderli accessibili al pubblico di oggi. Prendere qualcosa che è già stato usato, pronto per essere gettato, smontarlo, ricostruirlo per farne un nuovo uso è un processo meraviglioso. Non si tratta di riparare ma di fare funzionare in un nuovo contesto. Nel loro processo coreografico Gábor e József sottraggono il folklore per crearne uno proprio, fino a inventare una nuova Creatura.

Coreografia: József Trefeli, Gábor Varga
Danza: Gábor Varga, Gyula Cserepes
Coproduzione: ADC / association pour la danse contemporaine, ADC Studios, Genève; Le CND, un centre d’art pour la danse, Pantin; Arsenic – centre d’art scénique contemporain – Lausanne CH; Kaserne Basel CH; CCN – Ballet de Lorraine, Nancy FR; Migrations, Pays de Galles UK
Con il sostegno di: Istituto Svizzero Roma

József Trefeli, australiano di origine ungherese, vive e lavora a Ginevra, dove è stato per otto anni membro della compagnia Alias. Collabora inoltre con le compagnie Studio Action Théâtrale, Philippe Saire, Da Motus, la Cie Mix, Cie Estuaire, Cie Utilité Publique, Cie Greffe, Cie Drift e Cie Skree Wolf. Le sue coreografie usano degli stili molto vari che spaziano dalla danza contemporanea al cabaret, dal teatro alla commedia musica, l’opera, il cinema.

www.jozseftrefeli.org

Andrea Costanzo Martini – Scarabeo_Angles and the Void

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venerdì 30 giugno
Teatro della Luna ore 22.30
Andrea Costanzo Martini
(Cuneo/Tel Aviv) Scarabeo_Angles and the Void prima italiana

Scarabeo come il simbolo, per gli antichi Egizi, del ciclo celeste di rinascita e rigenerazione, ma anche come il gioco da tavola, dove le stesse lettere sono usate varie volte per formare parole diverse; questi sono i due riferimenti che come poli magnetici,  orientano questo lavoro. Una coreografia dove l’esperienza della carne, della pelle e delle ossa, lo sforzo, la fatica e lo sguardo del pubblico sono gli elementi che mantengono desti i due danzatori e li portano a trasformarsi in qualcosa di nuovo.

Di: Andrea Costanzo Martini
Con: Avidan Ben-Giat, Andrea Costanzo Martini

Andrea Costanzo Martini studia balletto e danza contemporanea in Italia e Germania. Dopo un breve periodo all’Aalto Staats Theater di Essen si unisce alla Batsheva Dance Company e successivamente al Cullberg Ballet e Inbal Pinto D. Company. Nel 2013 ottiene il primo premio per danza e coreografia alla International Solo Dance Competition di Stoccarda. Collabora con Francesca Foscarini e tiene regolarmente workshop di Gaga.

www.andreacostanzomartini.com