Dal 20 al 25 settembre e dal 20 al 30 ottobre 2021, Inteatro ospiterà in residenza la compagnia Oroboro per realizzare il nuovo progetto artistico iterloop.
iterloop è un progetto di ricerca finalizzato alla creazione di uno spettacolo. iterloop si ispira liberamente al saggio La Scomparsa dei Riti di Byung-chul Han, testo che analizza come le ritualità collettive stiano scomparendo nella pratica contemporanea. iterloop intende utilizzare il potenziale creativo proveniente dai diversi background artistici degli autori (Guglielmo Diana, Alessandro Cecchi, Ludovico Paladini) al fine di produrre uno spettacolo originale che elabora il tema dell’individualità e dell’identità sociale nel contesto attuale di grande spaesamento e incertezza rispetto al futuro.
foto di Zakary Papadimitriou
La residenza fa parte del progetto Residenze 2021 finanziato da MIC e Regione Marche.
Oroboro, è una neo associazione culturale di arti perfomative e new media, con sede a Torino, formata da giovani professionisti di diversa provenienza.
Alessandro Cecchi, nasce a Perugia nel 1995, dal 2013 inizia ad appassionarsi della fotografia, nel 2014 proprio con questa tecnica vince il premio internazionale ” The Coffee Art Project ” a Milano. Nel 2018 si laurea in Practical Filmmaking alla Central Film School di Londra decidendo di specializzarsi in un’altra arte molto vicina e derivata dalla fotografia; il cinema. Dal 2019 lavora come filmmaker e fotografo indipendente, nel 2020 lavora come operatore di camera nel film di Giuseppe Piccioni “Preghiera Della Sera (Diario di una passeggiata)” proiettato fuori concorso alla settantottesima biennale del cinema di Venezia.
Sempre nel 2020 gira il suo primo cortometraggio “Non ci sono per nessuno”.
Guglielmo Diana, in arte Dayana, è un musicista e compositore Torinese. Si è diplomato in chitarra jazz presso il Conservatorio “A. Vivaldi” ad Alessandria ed è laureando nel master in musica elettronica presso il Conservatorio Statale di Musica “Giuseppe Verdi” di Torino.
Ha composto le musiche per teatro, cinema indipendente e commercials.
Ha realizzato l’installazione sonora Organum Pineale per la mostra #FacceEmozioni per il Museo Nazionale del Cinema di Torino con Luca Martone, Matteo Marson, Andrea Valle e Stefano Bassanese.
Attivo dal 2018 nel collettivo di improvvisazione e composizione Torinese Pietra Tonale.
Ha pubblicato 5 album autoprodotti in solo e un EP, spaziando tra generi più disparati e sonorità sempre differenti.
Nel 2019 ha sonorizzato insieme a Luca Martone il film muto Cenere di Febo Mari commissionato dal Museo Nazionale del Cinema di Torino.
Vincitore nel 2020 dei contest Solitunes fest 02 e Frequencies di SEEYOUSOUND.
Ludovico Paladini nato a Roma il 6/02/1998 è un danzatore/performer attivo in Italia, Francia e Svizzera.
Comincia i suoi studi in danza nel 2009 nella scuola privata Mi la Danse, prendendo parte a corsi di Hip Hop, Danza Classica e Contemporanea per poi proseguire il suo percorso alla “Manufacture Haute Ecole des Art de la scene” a Lausanne, Svizzera nel 2017.
In questa scuola comincia ad esplorare le sue capacità artistiche, cimentandosi in svariate creazioni in solitaria e in gruppo collaborando con insegnanti e coreografi di fama mondiale.
Si laurea nella suddetta scuola nel Giugno 2020.
Ludovico è attivo in vari progetti da interprete (Olivia Grandville, Alias, Mathilde Monnier) e come coreografo (ripresa del Solo di fine anno “Tales Of FreeDoom” prodotto da Marche Teatro).
Il lavoro di Ludovico è caratterizzato da un forte legame con l’arte visiva e cinematografica che prende forma attraverso un linguaggio poetico ed evocativo.
L’improvvisazione è una delle componenti principali nello stile e nella sua formazione, ciò permette di esplorare la danza ed il movimento in relazione allo spazio in cui si esibisce, dando attenzione all’atmosfera che lo circonda in un tentativo di rendere la danza più accessibile ed inclusiva.