Dal 14 al 22 dicembre la straordinaria coreografa Roberta Racis torna a Villa Nappi per sviluppare ATTO BIANCO, la sua nuova creazione artistica.
Con questo lavoro Roberta Racis indaga “l’atto bianco” del balletto romantico come dispositivo scenico di rappresentazione del dolore. Un solo che riflette sul lutto e sulla fragilità, un coming of age che passa attraverso l’esplorazione delle zone d’ombra del percorso di una danzatrice. Qui il bosco delle villi è una foresta incantata ma anche il luogo in cui una donna ricorda il parco sotto casa dove da bambina si perde per la prima volta.
Un viaggio nell’inconscio in cui l’attenzione è sul corpo che, esponendosi alla vulnerabilità della vita, attraversa il cambiamento danzando.
La residenza si inserisce all’interno del Progetto Residenze 2023 di Inteatro, nell’ambito del Centro di Residenze R.A.M., in collaborazione con AMAT e Teatri di Civitanova.
progetto, coreografia, danza: Roberta Racis
progetto musicale: Samuele Cestola
collaborazione drammaturgica: Dea Merlini, Martina Badiluzzi
vocal coaching: Alessandra Diodati
luci: Giulia Pastore
set, scenografia: Cmf Scenografie
costume: Rebecca Ihle
produzione: Oscenica, Primavera dei Teatri
con il sostegno di: Fabbrica Europa, Fondazione Armunia, Inteatro Residenze
Roberta Racis
Roberta Racis è un’artista attiva nel campo della danza e della performance.
Inizia la propria carriera come interprete. Ha lavorato in Italia, Portogallo, Belgio e Francia danzando per CPBC (Companhia Portuguesa de Bailado Contemporaneo) sotto la direzione di Vasco Wallenkamp e per la compagnia italiana Balletto di Roma. Ha collaborato con Alessandro Sciarroni, Chris Haring (Liquid Loft), Itamar Serussi Sahar, Paolo Mangiola, Francesca Pennini, Enzo Cosimi, Masako Matsushita, IgorxMoreno, Francesco Marilungo, Giorgia Nardin, Chiara Frigo,Natalia Vallebona, Amanda Xuehai, Yassine Payne.Dal 2018 ad oggi ha sviluppato la propria ricerca coreografica come artista ospite di numerosi progetti europei ed internazionali ( Performing Gender, D&D Dance and Dramaturgy, Crisol Creative Processes) Nel 2018 fonda il Collettivo Mine con cui crea i lavori Esercizi per un manifesto poetico, Corpi Elettrici e Living like I know I’m gonna die. Con il Collettivo Mine è coreografa, performer e co-fondatrice insieme a Fabio Novembrini, Siro Guglielmi, Saverio Cavaliere e Silvia Sisto. Esercizi per un manifesto poetico è stato selezionato per NID New Italian Dance Platform 2022, fa parte di Aerowaves Twenty22 Artist ed è vincitore di DNA- Appunti Coreografici Giovani. Nel 2023 è coreografa ospite per l’ Attakkalari Dance Company e docente presso l’Attakalari Centre for Movement Arts di Bangalore in India.
Samuele Cestola
Samuele Cestola è un musicista, sound designer e performer. Nel 2015 lavora al suo primo live set (FAK FEK FIK le tre giovani, Trilogia Werner Schwab) vincendo il Roma Fringe Festival come miglior spettacolo. Da lì in poi le atmosfere iniziali, prettamente elettroniche, si fondono con quelli che sono gli ambienti del nostro quotidiano, interrogandosi su quanto la musica possa essere “performer” o addirittura una voce aggiunta nella pièce teatrale.
Studia sound design con Franco Visioli (Stabilemobile – Antonio Latella) e debutta alla Biennale di Venezia con il progetto registi Under 30 (The making of Anastasia – Martina Badiluzzi) Continua a sperimentare diversi scenari e diversi linguaggi, collaborando con registi teatrali, opere multimediali, danzatori.
Dea Merlini
Dea Merlini è una ricercatrice, traduttrice e lavoratrice dell’editoria. Traduce libri dal portoghese e dall’inglese e ha collaborato con editori come Tamu Edizioni, Nutrimenti Newton Compton, Always Publishing, Voland, Rina Edizioni, Atmosphere libri e SUR. Ha studiato Lettere presso la Scuola Normale di Pisa e nel 2022 ha conseguito un dottorato in Studi Postcoloniali presso l’Università di Coimbra (Portogallo). Nell’ambito del dottorato, ha trascorso un periodo di due anni (2017-2019) presso l’Università Federale di Rio de Janeiro, per studiare la produzione letteraria di autrici e autori brasiliani afrodiscendenti. Durante questo soggiorno, ha collaborato anche al progetto Universidade das Quebradas, pensato per connettere il mondo universitario alla produzione culturale in contesti di periferia urbana. Ha scritto articoli accademici per periodici nazionali e internazionali e collaborato con recensioni di libri alle riviste culturali Marvin, DinamoPress e Jacobin Italia. Al momento è social media manager della casa editrice Atmosphere, specializzata in narrativa straniera dei Paesi dell’Estremo Oriente. Continua a interessarsi di ricerca e scrittura in senso lato, con particolare attenzione all’ambito letterario, filosofico e sociologico.
Martina Badiluzzi
Martina Badiluzzi regista, autrice e interprete. Negli ultimi anni si è dedicata allo studio dei linguaggi performativi, alla ricerca di un dialogo possibile tra la scrittura, l’interprete e la scena. Studia incontrando Anatolij Vasil’ev, il duo artistico Deflorian/Tagliarini, Lucia Calamaro, la regista brasiliana Christiane Jatahy, Joris Lacoste, Jeanne Revel, gli Agrupación Señor Serrano e Romeo Castellucci. Nel 2015 è interprete e co-autrice di Fäk Fek Fik – le tre giovani di Werner Schwab, spettacolo presentato al Romaeuropa Festival 2017 con la guida di Dante Antonelli e del Collettivo Schlab, con il quale vince il premio come migliore attrice protagonista e miglior drammaturgia al Fringe Festival di Roma.Nel 2019 vince il bando “Biennale College Registi Under 30” della Biennale di Venezia con lo spettacolo The making of Anastasia, di cui cura regia e drammaturgia sviluppando una narrazione a cavallo tra teatro e cinema. Nel 2020 debutta al Roma Europa Festival la performance-concerto Rumori, nata durante la quarantena, un’ibridazione tra la musica sperimentale e una raccolta di racconti originali. Come interprete, è attualmente impegnata nella tournée internazionale di Avremo ancora l’occasione di ballare insieme, della compagnia Deflorian/Tagliarini. Nel marzo del 2021 ha debuttato presso la Fondazione Haydn di Bolzano, l’opera di teatro musicale “Silenzio”, di cui scrive il libretto e cura la regia e progetto vincitore della III edizione del concorso «FRINGE»